Fabio Quartararo si è raccontato in una lunga intervista su questa stagione di MotoGP, sul futuro suo e del collega Marquez ma anche sulla famiglia. Il pilota francese arriva col morale alle stelle vista l'ultima gara in Catalogna e soprattutto la permanenza in Yamaha fino al 2024.
Proprio su quest'ultimo tema, Quartararo ha dichiarato:
Sono contento di poter proseguire altri due anni con Yamaha, penso si possano fare grandi cose assieme. Ho deciso di rinnovare dopo aver contemplato tutte le opzioni. Ho valutato l’ipotesi di cambiare team perché volevo sposare il progetto più convincente in ottica futura. Quando ho capito che l’opzione migliore era di restare dove sono, ho firmato il nuovo contratto. La moto non è perfetta, vorrei solo più potenza e a Iwata si stanno concentrando su questo aspetto. Alcuni piloti chiedono molte cose, ma io ho semplicemente domandato di lavorare sul motore per avere più cavalli
MotoGP, la vicinanza di Fabio Quartararo a Marquez
Andando oltre, Quartararo ha anche voluto sottolineare le difficoltà dei suoi colleghi piloti, tra cui MM93. Il pilota spagnolo, è ormai risaputo, lotta con la diplopia oltre ad aver subito diversi interventi chirurgici.
Ecco le parole del francese su Marc Marquez:
È uno dei piloti con cui mi trovo meglio nel paddock e sta davvero attraversando un periodo difficile. Spero possa tornare quello di una volta perché ho imparato tanto da lui e il 2019 è stato l’anno in cui mi sono divertito di più. A Misano e in Thailandia abbiamo avuto dei duelli brutali, che per quanto abbia perso, sono stati fondamentali per la mia crescita. Io ero un rookie e c’era molto scetticismo attorno a me quando sono arrivato in MotoGP. C’è chi diceva che la mia presenza nella classe regina non aveva senso. Invece lottare ad armi pari con un otto volte campione del mondo è servito a dimostrare quale potesse essere il mio valore
Passando in "casa nostra", Quartararo ha quasi snobbato Pecco Bagnaia, individuando in Espargarò uno degli avversari più temibili. Alla domanda su chi temesse di più ha risposto:
Da Espargarò e dall’Aprilia. Già in Qatar, quando è arrivato quarto, ho notato come guidasse in maniera totalmente diversa. Me ne sono accorto dal modo in cui sorpassava. Lì ho capito come qualcosa fosse cambiato. Poi mi ha impressionato in Argentina. L’Aprilia ha mostrato di avere un grip che non ho mai visto nella mia vita. Lui è bravissimo perché sta sfruttando al meglio questa opportunità