Ambientalisti raccordo anulare. La protesta degli ambientalisti del gruppo «Ultima generazione» arriva (o meglio torna dopo la prima manifestazione di giovedì scorso) sul Grande raccordo anulare di Roma: la loro vuole essere una richiesta per lo stop alle centrali a carbone e alle nuove trivellazioni per l’estrazione del gas.
La protesta all'altezza del chilometro 61 e 100 della corsia esterna del GRA. In pochi minuti il traffico è andato in tilt scatenando la protesta e la rabbia di molti automobilisti rimasti bloccati dai ragazzi e le ragazze di Ultima Generazione. "Andate a lavorare", le urla degli automobilisti che chiedono: "Andate a Montecitorio a protestare. Non qui. Noi lavoriamo. A voi l'affitto ve lo paga papà".
Le richieste di Ultima Generazione al Governo sono due, invariate dall’inizio dell’anno, quando il movimento ha avviato la propria campagna: Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; Procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.
Disagi per gli automobilisti in relazione ai quali gli attivisti si scusano: "Lo capiamo. Davvero, lo capiamo. Capiamo anche la vostra rabbia e la vostra frustrazione, e questo è l'unico modo che abbiamo per far sentire la nostra - spiegano in diretta sulla loro pagina sociale Ultima Generazione -. Siamo stanchi di non essere ascoltati, e che si faccia finta di nulla mentre le bombe di calore diventano sempre più frequenti e più forti, mentre i fiumi si prosciugano, mentre i campi faticano ad essere coltivati e i prezzi del cibo aumentano, diventando sempre di più merce per pochi".
Tra urla, discussioni e insulti alcuni hanno tentato di spostare di peso i manifestanti, fino all’arrivo della polizia.
A far tornare la situazione alla normalità, intorno alle 8:50, ci hanno poi pensato gli agenti della stradale che, dopo averli invitati a liberare la sede stradale, li hanno letteralmente presi e spostati in un luogo sicuro.