22 Jun, 2022 - 20:38

Covid il bollettino odierno: 22 giugno 2022

Covid il bollettino odierno: 22 giugno 2022

Il Covid entra in una fase inaspettata da tutti, ossia una nuova ondata di contagi all'inizio della stagione estiva, sebbene la variante Omicron e la sua contagiosità non conoscano stagioni nessuno si sarebbe aspettato un rialzo dei contagi da covid proprio in estate.

Covid, il bollettino odierno

Il bollettino diramato dall'istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute oggi fa registrare 53.905 nuovi contagi a fronte di 246.512 tamponi registrati, un numero che fa schizzare il tasso di positività al 21,9%. La brutta notizia riguarda il numeri in crescita di pazienti in ospedale sia nei reparti di terapia intensiva che in quelli ordinari. Sono 114 gli ingressi in ospedale rispetto a ieri e vanno ad accrescere il totale di 4947 posti occupati, mentre sono 10 i nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva, un numero che compone il totale di 216 posti occupati.

Bassetti: "Dobbiamo cambiare comunicazione"

All'Adnkronos salute, l'infettivologo Matteo Bassetti spiega: "In Italia continuiamo a sbagliare la comunicazione sul Covid. Questo continuo terrorismo tutti i giorni sui casi e i tamponi, per una forma di Covid che oggi è meno di un'influenza, non giova a nessuno e non aiuterà in autunno. Avere 60mila casi al giorno non vuol dire nulla. Omicron 5 è diversa dal virus di 2 anni fa, chi ha Omicron non fa la polmonite, ma fa tutt'altro. E' chiaro che servono vaccini aggiornati per settembre ma dobbiamo anche comunicare meglio. Fino ad oggi la comunicazione è stata un disastro. Dobbiamo dire che Omicron 5 è diversa, che i vaccini hanno funzionato moltissimo e che ne avremo ancora bisogno per i fragili e gli anziani". Il direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha anche parlato dell'influenza che arriverà in autunno: "Sono 3 anni che in qualche modo non la affrontiamo e anticorpi che per 3 anni non vedono un virus sono meno forti, sono 'soldati' con armi spuntate. Quindi ci si deve concentrare sulla campagna vaccinale nei confronti dell'influenza, per le categorie a rischio soprattutto. Ben sapendo però che il vaccino, tanto che può, arriva al 50% di efficacia".

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Francesco Acchiardi
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