Covid, balzo dei ricoveri. Fiaso: "necessaria ventilazione". Torna a crescere la prevalenza della patologia polmonare tipica del virus Sars-Cov-2, i cosiddetti ricoverati 'Per Covid', è ciò che rende significativo l’aumento che si registra nella giornata odierna.
Secondo quanto osserva il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, "mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso tornano a essere necessarie l’assistenza respiratoria e la ventilazione."
Tuttavia, bisogna considerare che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l’ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane.
Un focus va realizzato nelle classi di età pediatriche osserva un aumento del 13,3%. È quanto emerge dalla rilevazione nei quattro ospedali sentinella e nei reparti di pediatria aderenti alla rete Fiaso. I pazienti sono per lo più bambini molto piccoli tra 0 e 4 anni (66,7%). Anche per i bambini, l’aumento si concentra sui ricoveri 'Per Covid'.
Attualmente le terapie intensive registrano numeri molto bassi e la variazione rischia di essere poco indicativa: il numero dei pazienti in rianimazione negli ospedali sentinella passa dai 30 del 21 giugno ai 21 del 28 giugno. Il dato, tuttavia, è in linea con gli abituali trend delle terapie intensive che crescono sempre dopo rispetto all’aumento dei ricoveri in ordinario. La percentuale dei pazienti che non risultano vaccinati e che sono in intensiva sale al 38%, percentuale che schizza al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato 'Per Covid'. Da sottolineare l’abbassamento dell’età media dei ricoverati in intensiva (59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati).