Siamo giunti al 128° giorno della guerra tra Russia e Ucraina, con il conflitto che non accenna a placarsi. Nella notte il paese ucraino ha vissuto nuovi momenti dopo l'attacco missilistico a Odessa che ha provocato nuovi morti. Dal canto suo, il presidente Zelensky poche ore prima aveva esternato enorme soddisfazione per il ritiro dei russi dall'Isola dei Serpenti, annunciando poi che l'Ucraina sarebbe pronta ad esportare energia elettrica in UE. Infine, la strana apertura di Putin al dialogo dopo le mosse ucraine nel Donbass.
Ecco le notizie aggiornate di oggi 1 luglio 2022 sulla guerra Russia-Ucraina:
La notizia principale su cui il presidente Zelensky ha voluto soffermarsi durante la notte è sicuramente il ritiro delle truppe russe dall'ormai diventata famigerata Isola dei Serpenti. Nel consueto videomessaggio notturno, Zelensky ha dichiarato:
Una sorta di esultanza a metà che fortifica le intenzioni dell'Ucraina di non mollare e che al tempo stesso mette in guardia dal cantare preventivamente vittoria. Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa di Mosca aveva tentato di dare poco peso all'episodio affermando:
Mentre Zelensky raccontava del cambio di scenario nel Mar Nero, proprio da lì arrivava un missile lanciato dalle truppe russe. A confermarlo, nel corso della notte, è stato portavoce dell'amministrazione militare di Odessa Sergei Bratchuk che ha dichiarato:
A questa prima analisi si accompagnava poi il bilancio delle vittime che in mattinata è salito a 17. Nel frattempo, le truppe ucraine hanno avvertito i residenti delle zone limitrofe invitandoli a cercare riparo.
Mentre piovevano missili su Odessa, il presidente russo Vladimir Putin contrattaccava sottolineando l'atrocità delle azioni ucraine in Donbass. Secondo Putin, tali operazioni rappresentano un crimine per l'umanità ma nonostante ciò la Russia sarebbe pronta ad aprirsi a un dialogo:
Nel frattempo, dopo il presidente Zelensky annunciava anche una nuova ed audace mossa strategica da parte dell'Ucraina. Secondo quest'ultimo, il paese ucraino ha già iniziato ad esportare energia elettrica attraverso la Romania, un passo fondamentale per porsi come alternativa al gas russo per tutti i Paesi UE: