Accadde oggi, 4 luglio 1776: nascono gli Stati Uniti d'America. Sono passati 246 anni da quando, durante la Rivoluzione americana cominciata nel 1765, il Congresso continentale approvò la Dichiarazione d'indipendenza dando così ufficialmente vita agli Stati Uniti d'America.
La Dichiarazione d'indipendenza è un documento che ha segnato di fatto la nascita e l'indipendenza di questa federazione di Stati e da quel giorno, il 4 luglio è festività nazionale statunitense, appunto: il giorno dell'Indipendenza. Alla Convenzione di Filadelfia, nello Stato della Pennsylvania, tredici colonie britanniche della costa atlantica nordamericana dichiararono la propria indipendenza dall'Impero britannico esponendovi le motivazioni che le avevano indotte a questo atto.
Per quanto vi fossero già stati alcuni scontri fra i coloni ribelli e l'esercito britannico, la Dichiarazione d'indipendenza segnò il vero inizio della Rivoluzione americana, che nel 1783 si concluse con la vittoria dell'esercito continentale di George Washington sulle forze di re Giorgio III. La riunione del Congresso di Filadelfia guidato da John Adams, uno dei maggiori leader americani che combatté per l'indipendenza, fu un momento fondamentale nella lotta dei coloni contro la Gran Bretagna. La situazione poi sfociò in una vera e propria rivoluzione volta a rovesciare la politica esistente, ponendo in primo piano i diritti dei coloni che fino ad allora non erano stati rispettati dalla madrepatria.
Il documento, richiesto e scritto da Thomas Jefferson, non mirò propriamente a definire una nuova forma di governo e pertanto non va confuso con la futura Costituzione degli Stati Uniti d'America. L'obiettivo fu invece quello di rafforzare il supporto interno alla propria battaglia, incoraggiando così l'intervento a proprio favore di alcune potenze europee, in particolare la Francia, che in seguito si unirono al conflitto. La Dichiarazione venne scritta dalla cosiddetta Commissione dei Cinque, composta da Thomas Jefferson, il quale fu il principale redattore della prima bozza, quindi: John Adams, Benjamin Franklin, Robert R. Livingston e Roger Sherman. Anche se già due giorni prima, martedì 2 luglio, il secondo Congresso continentale aveva votato per approvare la risoluzione d'indipendenza proposta da Richard Henry Lee. Il documento venne ratificato formalmente su carta di canapa la sera di giovedì 4 luglio 1776 nella sala congressi di Filadelfia.
Cinquantacinque delegati del secondo Congresso continentale, chiamati "Padri Fondatori", si unirono nei giorni successivi a porre la propria firma accanto a quella del politico John Hancock, primo firmatario della carta. Nello stesso documento, si accusava il re di essere l'unico legame esistente tra i coloni e la Gran Bretagna. L'originale della dichiarazione, ormai quasi illeggibile, è esposto nei National Archives di Washington, museo che custodisce molti documenti, ufficiali e non, dei fatti che hanno segnato la storia degli Stati Uniti. La dichiarazione di indipendenza viene esposta al pubblico assieme alla Costituzione degli Stati Uniti.