Una due giorni calda in Indonesia, a Bali, dove è iniziato ufficialmente il G20 in programma per tutta la giornata odierna. A fare gli onori di casa il primo ministro di Giacarta, Retno Marsudi, che accolto tra gli altri anche l'omologo russo Sergey Lavrov. Una giornata particolare contrassegnata dal cordoglio dei presenti per la morte di Shinzo Abe.
Scatta ufficialmente il G20 in Indonesia, che prende il testimone dall'edizione di Roma in un momento storico delicatissimo con la guerra in Ucraina che prosegue senza tregua. Giornata di fitti colloqui tra i ministri degli Esteri presenti a Bali, tra cui anche Sergey Lavrov che ha mantenuto un profilo basso e distaccato. Il portavoce del Cremlino è stato il primo ad arrivare, il primo a parlare e sarà anche il primo a lasciare il Pacifico. Tra i suoi colloqui bilaterali quelli con Brasile e Argentina, nell'ambito Brics, oltre che quello annunciato con la Cina. Nessuna partecipazione agli speech dei colleghi europei, come ha annunciato il braccio destro Maria Zakharova. Molto critici verso la Russia sia la tedesca Baerbock che il segretario Usa Blinken.
Proprio quest'ultimo è stato il più "richiesto" e attivo nei colloqui:
Ha parlato alla stampa italiana anche il capo della Farnesina Luigi Di Maio:
A Bali figurano anche il turco Cavasoglu, che parlerà della questione del grano rimarcando la volontà di Ankara di creare corridoi sicuri, e la francese Colonna, il suo primo incarico di rilievo a meno di due mesi dalla nomina. Rientrerà invece in patria il ministro britannico Liz Truss, tra i nomi più papabili per la successione a Boris Johnson.
Alquanto gettonato anche il primo ministro indiano Narendra Modi, sia per la sua influenza nell'indo-pacifico che per la sua neutralità sul conflitto in Ucraina, il quale ha ricordato Shinzo Abe:
Particolarmente nutrito il gruppo dei ministri degli Esteri dell'area indo-pacifica: fittizi e prolungati i bilaterali tra Corea e Singapore e tra Fiji e Australia, con Canberra che ha elogiato l'isola per la sua presa di posizione anti-russa. Sul fronte americano presenti Canada, Brasile, Argentina e Messico, oltre alla Cina: il ministro Wang Yi ha parlato con Lavrov dichiarando che Russia e Cina stanno mostrando grande resilienza e determinazione nella difesa dei loro rapporti in quadro geopolitico complicato. La posizione di Pechino rimane di assoluta neutralità, un giudizio "equo e oggettivo" che deve mettere al primo posto la pace.
Sul fronte Onu presente il segretario generale Borrell: