Tanti auguri a Gianluca Vialli. Compie oggi 58 anni uno dei più grandi calciatori della storia italiana, nonché dirigente della nazionale che, poco meno di un anno fa, riuscì nell'impresa di vincere l'Europeo 2020. Ciò che, però, ha saputo distinguere anche l'ex attaccante di Samp e Juventus è stata la sua forza di volontà nel combattere il cancro, il "compagno di viaggio indesiderato".
Nato a Cremona, Gianluca Vialli muove i primi passi della sua carriera calcistica nel Pizzeghettone, trasferendosi poi nella Cremonese, squadra con la quale esordisce tra i professionisti. Considerato dai più uno dei migliori centravanti degli anni 80 e 90 del XX secolo, rientra in quella ristretta cerchia di giocatori che possono vantare di avere vinto almeno una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Champions League e una Supercoppa Europa. Passato alla carriera dirigenziale, dopo una breve parentesi non fortunata da allenatore, dal novembre 2019 è entra nei ranghi della FIGC come capo delegazione della nazionale italiana. L'anno scorso è diventato campione d'Europa, facendo parte dello staff dell'amico fraterno Roberto Mancini.
Il sodalizzo con l'attuale ct azzuro nasce proprio ai tempi della Sampdoria, dove i due vengono soprannominati "i gemelli del gol". Estroverso e pigro Gianluca, introverso ma esplosivo Mancini, i due fanno tandem in campo, dove sviluppano un'intesa unica, e fuori, dove diventano grandi amici. Saranno loro a trascinare la Sampdoria nella sua epoca d'oro, fatta di grandi successi in Italia e in Europa.
Fuori dal campo Gianluca Vialli entra presto a far parte del mondo della tv, diventando opinionista fisso nelle reti più acclarate. Nel 2017, però, passa alla ribalta della stampa per quello che, proprio lui definì "un compagno di viaggio indesiderato". Una battaglia che lo stesso ex calciatore ha sempre portato avanti con grande determinazione, senza mai nascondere la sua paura di morire, un evento che ha cambiato anche la sua concezione e il suo sguardo verso la famiglia.