12 Jul, 2022 - 14:05

Incidente treno Andria Corato, 6 anni fa la disgrazia che ha causato la morte di 23 persone

Incidente treno Andria Corato, 6 anni fa l'incidente ferroviario che ha causato la morte di 23 persone.

Incidente treno Andria Corato, 6 anni fa l'incidente ferroviario che ha causato la morte di 23 persone

Sono passati sei anni della strage ferroviaria che il 12 luglio del 2016 ha causato in Puglia nella linea tra Andria e Corato la morte di 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri.
L’impatto tra due convogli che viaggiano in direzioni opposte su un binario unico impattano frontalmente. Il processo, ancora in corso, ha preso il via nel 2019 con 18 imputati.

L’incidente

Erano da poco passate le 11 di mattina quando avvenne lo scontro tra i due treni che stavano viaggiando in direzioni opposte su un binario unico con blocco telefonico a velocità comprese tra 94 e 101 km/h. Il punto dello schianto mostra che nessuno dei due macchinisti ha avuto il tempo di azionare la frenata d’emergenza per evitare la collisione.

Le indagini

Dopo l’incidente sono state aperte due indagini: una da parte della procura di Trani, la cui inchiesta ipotizza i reati di disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo, l’altra invece viene aperta dalla Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Al termine dell’inchiesta, 17 persone fisiche e la società Ferrotramviaria il 18 dicembre 2018 vengono rinviate a giudizio dal gup del Tribunale di Trani.
Il processo, con 18 imputati, è iniziato il 4 aprile 2019 nell'aula della Corte d'Assise di Trani. La società Ferrotramviaria, a sua volta, è anche responsabile civile insieme al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e oltre ai familiari, nel processo sono costituiti parti civili Regione Puglia, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia e diverse associazioni. Nella prima udienza del processo vengono anche revocate le costituzioni di alcune parti civili, nel frattempo risarcite, e depositate nuove richieste, soprattutto da parte di associazioni.

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