Si sono aperti ufficialmente oggi a Bruxelles i negoziati di adesione all'Unione Europea (Ue) di Macedonia del Nord e Albania, alla presidenza delle due delegazioni, del presidente di Commissione e del leader ceco che detiene la presidenza semestrale. Per Skopje si chiude una lunga attesa iniziata nel 2005, mentre Tirana presentò la richiesta all'origine nel 2014.
Albania e Macedonia del Nord iniziano ufficialmente il percorso che li accoglierà nell'Ue entro breve tempo. Ad accelerare la richiesta di Tirana e Skopje è l'avanzata russa in Ucraina, con l'area balcanica che ha manifestato una serie di timori giustificati. I due Paesi hanno quasi adempiuto tutti gli obblighi politici, economici e giuridici richiesti dall'Europa, che si prepara ad avviare il cosiddetto processo di "screening" sulle 35 aree di analisi. La presidente di Commissione Ursula Von der Leyen esprime grande soddisfazione:
Successivamente prende parola il premier albanese, Edi Rama. Un ringraziamento pubblico alla presidente della Commissione ma anche l’ex cancelliera Angela Merkel. Da anni il Paese sta cercando di introdurre nuove riforme, specialmente nel ramo giustizia, nel tentativo di contrastare la dilagante corruzione che vede l'Albania al posto 110 su 180 Nella classifica del Transparency Index. Recentemente è stata creata una nuova cellula istituzionale che si occuperà di condurre indagini sugli apparati statali e parastatali, anche grazie alla collaborazione e al supporto dell'Ue.
Presente anche Viktor Kovacevski, leader macedone, alle prese con le manifestazioni di protesta che stanno interessando la Macedonia del Nord in tempi recenti. A scatenare l'ira della piazza sono i compromessi stipulati con Bruxelles a favore della vicina Bulgaria, che hanno provocato tensioni tra le frange più estreme dei nazionalisti di Skopje.