Sindaco Livigno indagato, sotto indagine per traffico illecito di rifiuti. Le indagini hanno portato all'interdizione per nove mesi dai pubblici uffici del comandante della Polizia locale e a perquisizioni in Comune e nell’ufficio del primo cittadino.
Maxi indagine a Livigno, indagato il Sindaco, l’ex sindaco e l’assessore del Comune per traffico illecito di rifiuti. Coinvolto anche il comandante della Polizia locale interdetto per nove mesi dai pubblici uffici nell'ambito di un'inchiesta del pm di Sondrio e della Dda di Milano su un traffico di rifiuti smaltiti illegalmente. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Sondrio in collaborazione con la Guardia di Finanza. Il procedimento ipotizza i reati di traffico illecito di rifiuti e falso ideologico commesso da Pubblico ufficiale in atti pubblici.
Si tratta di indagini riguardanti un presunto "sistema finalizzato alla illecita gestione e smaltimento di rifiuti derivanti dallo svolgimento dell'attività" di alcuni imprenditori. Ciò "con il concorso delle Autorità locali istituzionalmente preposte alla regolazione e al controllo delle attività di interesse pubblico. Un sistema illecito di gestione e smaltimento di rifiuti messo in piedi da imprese locali sostenute anche da alcuni esponenti della pubblica amministrazione e delle forze di Polizia. È questa la ricostruzione contenuta nell’indagine coordinata dalla Dda di Milano e condotta da Squadra Mobile e Guardia di Finanza di Sondrio che ha portato ieri, lunedì 18 luglio, all’interdizione per nove mesi dai pubblici uffici del comandante della Polizia locale e a perquisizioni in Comune e nell’ufficio del primo cittadino. Da quanto si apprende, oltre al comandante, risultano indagati il sindaco Damiano Bormolini, l’ex sindaco e un assessore con le accuse di traffico illecito di rifiuti e falso ideologico in atto pubblico.
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