La Commissione Ue continua il programma di allontanamento energetico dal gas russo e lo fa con una proposta che prevede la riduzione pari al 15% della domanda nel periodo compreso tra agosto e marzo 2023.
Già da tempo si parla di Piano di emergenza energetica allo studio delle istituzioni Ue, nella giornata odierna si attendeva già una prima bozza del documento che invece slitterà al vertice fissato il prossimo 26 luglio. In compenso la Commissione Ue ha messo sul tavolo la proposta che prevede la riduzione della domanda di gas pari al 15% nel periodo compreso tra agosto e marzo 2023.
Risulta evidente leggendo tra le righe che Bruxelles sta lanciando un'allerta generalizzata in tema di approvvigionamento dell'oro bianco. Al quesito su come ciascun Paese membro dovrebbe sostituire le mancate forniture, la Commissione ricorre all'idea di mix energetico nazionale, sfruttando cioè le risorse disponibili internamente per produrre energia. La nota precisa inoltre che proseguono i lavori in corso sull'introduzione del fatidico price cap sul gas, come richiesto insistentemente dall'Italia.
Sempre da Bruxelles Ursula Von der Leyen cerca di apparire autoritaria e al contempo rassicurante, attaccando l'atteggiamento della Russia e confermando il buono stato dei lavori sul versante europeo: