Le prove di intesa proseguono. È ancora tutto liquido, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, tra i partiti. Le coalizioni, dal centro al centrosinistra, non sono ancora chiare. Fa eccezione, per l'appunto, il centrodestra che andrà allineato e compatto. In particolar modo è Enrico Letta il kingmaker di questa fase: il leader del PD, dopo la rottura semidefinitiva con il Movimento 5 Stelle, cerca sponde per allargare la maggioranza elettorale. Da questo punto di vista il binomio Azione/Più Europa rimane un interlocutore importante.
Secondo quanto riportato dall'AGI, dovrebbe tenersi nella mattinata di domani (ore 11 alla Camera) un incontro tra Enrico Letta ed il leader di Azione Carlo Calenda. Sarà un momento, evidentemente, per valutare la possibilità di superare tutti i dissidi che al momento impediscono l'accordo tra le parti. Le principali remore vengono dal fronte di Calenda che vuole sincerarsi - come emerge dal un documento a doppia firma siglato con Emma Bonino - che nessuna forza politica che ha sancito, anche indirettamente, la rottura del governo Draghi faccia parte dell'accordo. Il riferimento indiretto, ma piuttosto lapalissiano, è al Movimento 5 Stelle. Un faccia in faccia invocato dallo stesso Calenda che, finora, non ha ritenuto sufficienti le risposte arrivate dal fronte dem.
All'incontro parteciperà anche il Segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova. Intanto, continua ad aprire e ad auspicare un accordo Enrico Letta: "Da parte mia c’è la volontà di trovare un’intesa - riporta l'agenzia DIRE - Io sono per un accordo elettorale che consenta di essere alternativa vincente alla destra". Le intenzioni ci sono, ma manca l'accordo, ed i continui veti impartiti dal duo Calenda-Bonino potrebbero non far decollare l'alleanza. Non a caso - riporta l'AGI - emergono voci piuttosto sfiduciate dal PD: "Il clima non è dei migliori".