Ha utilizzato un riadattamento del vecchio proverbio del leone la gazzella, Matteo Renzi, per attaccare il Segretario del Partito Democratico Enrico Letta. "Ogni mattina Enrico Letta - riporta l'AGI - si alza e deve decidere come fare ad attaccare me".
"Forse dovrebbe fare la campagna elettorale su Meloni e Salvini - spiega Renzi - invece no, lui si preoccupa soltanto del sottoscritto. La mattina si alza, sfodera i suoi occhi di tigre - dichiara ironizzando una precedente frase di Letta - e zac, mi attacca. Probabilmente è rimasto al 2014, poveretto. Siamo nel 2022, Enrico".
L'affondo, divulgato in un video pubblicato su Twitter, prosegue in questo modo: "Ho solo detto che la gestione di Crisanti da virologo era impostata sull'allarmismo. Non voleva le chiusure all'inizio ma per tutto il 2021, secondo me persino eccessive. Se Letta vuole sapere quale è la differenza tra me e lui sulla pandemia gliela spiego chiara: lui e il suo partito volvano continuare a stare con Conte e Arcuri e l'Esercito russo, io ho portato Draghi, Figliuolo e la svolta. E se proprio vuole chiarezza sul covid, Letta - conclude Renzi - vota la commissione d'inchiesta a cui noi abbiamo votato sì e voi no. Basta polemiche, confrontiamoci sui fatti". Nel frattempo Italia Viva ed Azione presenteranno, domani, il loro programma elettorale.