La festa dell'unità si farà. Nonostante la campagna elettorale in essere, il Parco Nord di Bologna è pronto a fare da cornice della storia festa. Così fa sapere lo stesso Partito Democratico in una nota: "Sarà una Festa - riporta l'AGI - con qualche doverosa modifica dettata dalla normativa ma con l’anima e l’atmosfera che sempre hanno caratterizzato ogni Festa de L’Unità. Pertanto, è vero che sarà senza bandiere e simboli di partito ma ci sarà il logo tradizionale della nostra Festa. Il tutto verrà organizzato nel rispetto delle regole, come sempre è stato; regole che tutti i partiti politici devono rispettare. Ringraziamo il Prefetto Attilio Visconti per aver esplicitato e reso trasparenti elementi che già stavamo approfondendo da un paio di settimane con le autorità competenti e con nostri legali. Con ciò ribadiamo che quella della Festa de L’Unità sarà un’occasione per fare buona politica riconoscendo che i 30 giorni di avvio della par condicio non coincidono con l’inaugurazione della Festa".
Il partito di Giorgia Meloni, però, non ci sta, e considera la scelta del PD come una violazione del diritto di par condicio. Così commenta in una nota, riportata dall'AGI, il deputato Galeazzo Bignami: "Le regole valgono per tutti, pure per il Pd, anche se per loro questo suona strano. La soluzione di fare la Festa dell’Unità in incognito - spiega - è ai limiti della legalità. Se oltre quel limite non sta a FdI dirlo, ma alle autorità competenti. Quel che è certo è che grazie ai cittadini che sempre ci segnalano le situazioni, verificheremo se il Pd rispetterà quanto dice".