Si moltiplicano nelle ultime settimane gli studi a proposito di Centaurus, l'ultima variante Omicron che mette in allerta gli esperti e gli studiosi della pandemia da covid-19.
Anche per Centaurus, ultima variante sequenziata della famiglia Omicron, inizia a crearsi uno schieramento in merito alla sua pericolosità in vista della stagione autunno-invernale. L'ultimo lavoro in tal ambito è stato condotto dall'Università varesina dell'Insubria e pubblicato dallo European Journal of Internal Medicine, una piattaforma rinominata in materia di salute.
A raccontare alla stampa metodi e risultati dell'indagine sugli effetti molecolari delle nuove mutazioni di Sars-CoV-2 è Fabio Angeli, professore di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Insubria e direttore della Cardiologia di Ics Maugeri di Tradate. Per la conduzione e la realizzazione dello studio si è avvalso della collaborazione di due professionisti quali Martina Zappa, bioteconologa del Dottorato in Medicina clinica e sperimentale e medical humanities dell’ateneo, e Paolo Verdecchia, ricercatore in campo cardiovascolare.
Ebbene, la conclusione del lavoro è allineati ad altri studi nazionali e internazionali, nonché al parere dell'Oms: Centaurus è più pericolosa e contagiosa delle varianti covid fin qui isolate. Il motivo? Sarebbe particolarmente "affezionata" alle cellule del corpo umano ed è destinata a diventare dominante (oggi regna Omicron BA.5) nei prossimi mesi. Conosciuta come "variante indiana" o con il nome in codice BA 2.75, Centaurus viene riassunta così: