24 Aug, 2022 - 18:58

Enzo Iacchetti si racconta: la carriera, la famiglia e l’amicizia con Ezio Greggio

Enzo Iacchetti si racconta: la carriera, la famiglia e l’amicizia con Ezio Greggio

Enzo Iacchetti si è raccontato in una lunga intervista in cui ha ripercorso alcuni dei momenti più importanti della sua vita privata e professionale.

Il comico, compirà a breve 70 e a fine anno riprenderà il programma di Antonio Ricci, Striscia la notizia, in compagnia dello storico collega Ezio Greggio.

In occasione di un’intervista al Corriere della Sera, Enzo Iacchetti ha parlato a cuore aperto della sua vita, partendo dalla sua infanzia.

La passione per il teatro, fu coltivata fin da bambino, quando, nonostante il suo carattere introverso, debuttò sul palcoscenico dell’oratorio.

In proposito, Enzo Iacchetti, ha raccontato:

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Ero timidissimo, parlavo pochissimo, ma un regista del mio paese stava preparando uno spettacolo e chiese a mio padre se poteva prendermi per una parte da muto. Mi ritrovai sulla ribalta. Là sopra cominciai a chiacchierare, non riuscivo a stare zitto. Mi piaceva quel posto: fu una folgorazione.

Enzo Iacchetti si racconta: i retroscena della sua carriera

Prima di approdare a Striscia la notizia, ed essere seguito con ammirazione da milioni di italiani Iacchetti ha confessato di essere stato a contatto con un altro tipo di pubblico, quello dei night club, circondato da prostitute e protettori.

Come lui stesso ha dichiarato, non era facile affrontare questa platea:

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Quando suonavo e facevo cabaret nei night, venivano a vedermi anche le prostitute della zona, con i loro protettori. Affrontare questo tipo di pubblico non era facilissimo: se non si divertivano a qualche battuta reagivano in maniera… calorosa. Una volta una cicca di sigaretta accesa mi finì dentro la chitarra, stavo per andare a fuoco.

Tuttavia, il vero percorso artistico cominciò anni dopo, al Derbydi Milano, un’università a numero chiuso, come lo stesso Iacchetti ha raccontato ai microfoni del Corriere della Sera:

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A fine 1978, dopo la gavetta nei night, approdai al Derby, un’università a numero chiuso, ti insegnava ad affrontare ogni tipo di pubblico. Però le esibizioni duravano fino alle 4 del mattino! Se eri fortunato ed eri tra i primi, ok, ma se ti capitava l’ultima ora beh… era dura far ridere il pubblico rimbambito dal sonno e dall’alcol.

La passione per la musica e la storica amicizia con Ezio Greggio

Durante l’intervista, Enzo Iacchetti, ha parlato anche della sua famiglia.

La passione per la musica e lo spettacolo, infatti, le è stata tramandata proprio dai suoi familiari:

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Gli Iacchetti erano tutti musicisti. I miei zii suonavano nella banda del paese e mio padre cantava in chiesa. Ma lui, che faceva il ciabattino e sognava il figlio ragioniere, non era per niente felice. Quando poi presi il diploma in ragioneria, con il voto 36, il minimo garantito, glielo portai, dicendogli: to’, eccoti il pezzo di carta.

Nonostante Iacchetti abbia terminato gli studi, secondo il volere del padre, non ha mai rinunciato alla musica e si è sempre interessato ai più grandi artisti del panorama nazionale e internazionale, affermando:

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I miei idoli: Giorgio Gaber, che era musica e teatro, e Jannacci per la musica. Non ho frequentato scuole di recitazione o musicali, ho cercato di imparare da loro, senza copiare. Da Gaber il suo rigore, una religione per me: se fossi stato una donna, l’avrei voluto sposare. Jannacci mi affascinava per il suo modo di essere surreale.

L’esperienza a "Striscia la notizia" è cominciata nel 1994 e continua ancora oggi al fianco di Ezio Greggio, lo storico collega con cui ha confessato di non aver mai litigato.

In proposito, Iacchetti, infatti, ha detto:

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Siamo una coppia di fatto e, giuro, non abbiamo mai litigato. Entrambi abbiamo un notevole senso dell’ironia e godiamo di reciproca stima.

Per il futuro, Enzo Iacchetti spera di continuare il suo futuro lavorativo in ambito televisivo ma con un ruolo ben diverso da quelli interpretati fino ad oggi.

Iacchetti, infatti, ha concluso dicendo:

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Vorrei che mi offrissero un ruolo da serial killer: faccio sempre il bonaccione, mi piacerebbe fare il cattivo. E non vorrei più avere paura della vita. Forse ne vedo il traguardo vicino.
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Giusy Rosalia Tinnirello
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