Continua la guerra tra Russia e Ucraina con il 197° giorno che si apre con uno degli aspetti più macabri di questo conflitto. Stando a quanto riportato da Kiev e soprattutto alle conferme dell'Onu, pare che la Russia abbia attivato un'ingente azione di trasferimento forzato dei bambini e civili ucraini in Russia. Tali accuse hanno trovato le conferme anche da parte degli USA mentre l'Italia tramite il proprio ambasciatore ha voluto alzare i toni chiedendo fortemente all'Onu di intervenire.
Nel frattempo, sul fronte puramente bellico, il presidente Zelensky ha promesso "buone notizie" a Kharkiv affermando anche che attraverso i corridoi del grano tante navi ucraine stanno raggiungendo i Paesi di diversi continenti. Sul fronte russo resta invece da segnalare "solamente" l'esito di un attacco terroristico nel quartier generale del movimento politico pro-Putin che però pare non abbia provocato nessuna vittima.
Ecco le notizie aggiornate di oggi 8 settembre 2022 sulla guerra Russia-Ucraina.
È una stima davvero impressionante e soprattutto sconfortante quella riportata dal viceambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Khrystyna Hayovyshyn che nel Consiglio di Sicurezza ha riferito che 2,5 milioni di persone, di cui 38mila bambini, sono stati deportati con la forza da Mosca verso "regioni isolate e depresse della Siberia e dell'estremo oriente".
La notizia ha subito provocato le reazioni di tutte le parti con l'Onu in primis che ha confermato quanto emerso tramite la vice segretario generale Onu per i diritti umani, Ilze Brands Kehri:
Sul fronte dell'Occidente non sono tardate ad arrivare le reazioni dell'Italia in primis e naturalmente degli Stati Uniti. Quest'ultimi si sono "limitati" a sottolineare la concretezza di tali notizie attraverso le parole dell'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield all’emittente Npr.
Più forte invece il richiamo dell'ambasciatore italiano Maurizio Massari che si è così rivolto all'Onu:
Nel frattempo, il presidente Zelensky ha riassunto la situazione attuale del conflitto bellico, concentrandosi in primis sulla crisi del grano. Stando alle sue parole sono diverse le navi che stanno viaggiando verso gli altri continenti attraverso i famosi "corridoi":
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