Tennis, le parole degli azzurri dopo la vittoria dell'Italia in Coppa Davis

La vittoria dell'Italia in Coppa Davis contro la Croazia segna un inizio decisamente positivo per gli azzurri nel cammino di questo torneo. Al termine del successo di Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti e la coppia Fognini-Bolelli, i protagonisti dei diversi match hanno raccolto le proprie emozioni in vista anche del prosieguo del cammino.

In primis, è stato coach Volandri ad esprimere tutta la propria soddisfazione:

Sono molto contento. Davvero soddisfatto di come i ragazzi abbiano giocato. Musetti probabilmente ha espresso il tennis migliore, mentre Berrettini ha trovato il filo del discorso nel corso della partita. Bravissimi poi Fabio e Simone a spuntarla contro una coppia molto forte.

A lui si è unita la voce di Lorenzo Musetti:

Sono molto contento di aver saputo gestire con calma i momenti importanti della partita. La chiave poi probabilmente è stata la mia partenza molto aggressiva nel secondo set quando ho ottenuto un break immediato. Soprattutto sono fiero di un match molto solido in cui sono riuscito a non avere cali di tensione come invece spesso mi è accaduto in passato. E questa è un’altra cosa cui sto lavorando molto.

Coppa Davis, Fabio Fognini e Simone Bolelli sulla vittoria dell'Italia

A ruota, anche la coppia Fognini-Bolelli si è espressa al termine della vittoria dell'Italia. Il primo a parlare è stato il Fogna che ha dichiarato:

È stato un bel match. Anche se eravamo sotto 6-3 3-2, sapevamo di potercela fare e di essere molto vicini a loro. Poi il controbreak ci ha rimesso in partita e poi la fine è stata un po’ rocambolesca. Sono contento perché come detto prima con questo format qua tutti i punti contano e questo 3-0 può valere molto.

Infine Bolelli:

Io all’inizio facevo un po’ di fatica a trovare la risposta, me la cambiavano tanto. Poi penso di aver giocato tutto il terzo set abbastanza bene. È stata una partita complicatissima, ma lo sapevamo fin dall’inizio visto che loro sono una delle migliori coppie al mondo. Ci tenevamo a portare questo punto all’Italia perché un 3-0 è sempre un 3-0.