Il tenente colonnello Monica Segat è la prima donna a guidare lo storico 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, formato da 450 militari.
Ecco quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate all'Ansa dal tenente colonnello Monica Segat, dopo essere diventata la prima donna a guidare lo storico 9° Reggimento Alpini dell’Aquila:
Dopodiché, la Segat ha parlato di come gestirà la sua vita familiare insieme a suo marito:
Riguardo la sua carriera e come ha fatto ad arrivare fin lì, ecco quali sono state le sue parole:
Riguardo al fatto di essere la prima donna a capo di un Reggimento Alpino:
Pierluigi Biondi (sindaco dell'Aquila) e Ersilia Lancia (assessore alle Pari opportunità): "È la prima volta di una Comandante alla guida di una struttura che, con le sue gesta, in tempo di guerra, ma soprattutto come ferrea garanzia della pace, ha scritto una parte significativa della storia delle Forze Armate del nostro Paese.
La circostanza di una donna a capo di una struttura di tale prestigio non è una rivincita, non è un’inversione del concetto di supremazia (espressioni ormai obsolete e sepolte dalla polvere del tempo).
E’ la conferma della consapevolezza di un significativo cambio di passo nella nostra società e noi siamo certi che lei, con la sua capacità, l’esperienza acquisita e la professionalità riconosciutale dai vertici dell’Esercito, saprà adempiere nel modo migliore al compito che le è stato affidato.
Il glorioso Nono Reggimento Alpini è legato a doppio filo alla storia del capoluogo d’Abruzzo e alla sua gente, tanto da essere cittadino onorario dell’Aquila per decisione del Consiglio comunale di una decina di anni fa. Per questo, l'in bocca al lupo è particolare e proviene dal profondo del cuore".
Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio regionale del Veneto): "Al tenente colonnello Monica Segat, nata a Vittorio Veneto, prima donna chiamata alla guida di un battaglione di Alpini, il 9° Reggimento L'Aquila, composto da circa 450 Penne nere, innanzi tutto i complimenti per l’importante incarico oltre a un grande ‘in bocca al lupo’ per i mesi a venire.
Non nascondo l’ammirazione ma anche, da Penna nera, il legittimo orgoglio nel vedere una Veneta doc al comando di un battaglione alpino.
Questo incarico è eccezionale per molti aspetti, segna una svolta: esso non solo coglie la professionalità e le indubbie capacità personali del colonnello Segat, ma dimostra che alle donne non è preclusa nessuna carriera; che ciò avvenga in un battaglione alpino per noi tutti è motivo di orgoglio, in quanto dimostra che le Penne Nere, sempre al servizio del Paese, sono sempre all’avanguardia, autentico specchio della migliore società italiana".
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