Accadde oggi, 30 settembre 1941: la battaglia di Mosca. Nome in codice Operazione Tifone, fu combattuta tra l'autunno del 1941 e l'inverno del 1942 sul fronte orientale della Seconda guerra mondiale. Si scontrarono: le forze della Germania nazista e quelle dell'Unione Sovietica. Rappresentò l'unico tentativo della Wehrmacht di conquistare e occupare la capitale dell’URSS.
L'offensiva tedesca venne bloccata alle porte di Mosca; successivamente, le truppe di Hitler furono costrette a indietreggiare, riuscendo tuttavia a impedire che la controffensiva dell'Armata Rossa accerchiasse e distruggesse le forze impegnate nell'attacco alla città.
La mancata conquista di Mosca precluse la realizzazione del piano strategico dell'Alto comando tedesco, che, nel quadro della stesura dell'Operazione Barbarossa, prevedeva la conquista della capitale sovietica prima del sopraggiungere dell'inverno e costituì, insieme alla sconfitta nella battaglia d'Inghilterra, il secondo significativo punto di svolta nel conflitto a sfavore dei tedeschi.
Tra morti, feriti, dispersi e prigionieri, l’esercito tedesco perse circa 350.000 uomini. Ancora più grave il bilancio per l’Unione Sovietica: 1.000.000 di morti, feriti, dispersi o prigionieri. Perdite che bisogna suddividere in due fasi: 658.000 nella fase difensiva fino al 5 novembre 1941, e 371.000 nella fase fino al 7 gennaio 1942.
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