Giuseppe Conte ha presieduto nel primo pomeriggio l'Assemblea Congiunta dei parlamentari del M5s, dando il benvenuto ai nuovi eletti tra cui lui stesso alla Camera dei Deputati. Il leader pentastellato ha bandito la parola "mestiere", ha parlato di "fede" agli impegni presi e di "coerenza e coraggio" come spirito guida dell'azione politica.
Nonostante una carriera politica breve ma intensa, Giuseppe Conte tradisce un po' di emozione per il suo esordio da parlamentare M5s alla Camera dei Deputati. Un lungo discorso pronunciato davanti all'Assemblea congiunta del Movimento e che ha spaziato sui temi di più stretta attualità: superbonus, azione politica nella prossima legislatura e Giorgia Meloni.
Partendo in ordine di elenco, il superbonus sarà quasi sicuramente rivisto dal futuro Esecutivo. L'aliquota scenderà dal 110% all'80% sulla prima casa fino al 50% sulla seconda casa, anche se queste sono per ora solamente indiscrezioni. L'argomento è un caposaldo ferreo del programma grillino e Conte lo ribadisce in Aula:
Poi si passa alla linea politica da adottare nella prossima legislatura all'opposizione, dove l'imperativo rimane il miglioramento globale della società, anche di chi non ha dato mandato diretto ai 5 Stelle:
Il passaggio più significativo è comunque quello su Giorgia Meloni, a cui Conte promette intransigenza assoluta:
La richiesta poi si fa ancora più esplicita: niente nazionalismo indipendentista sulla scia dell'Ungheria di Orban e riflessione sincera sull'ipotesi scostamento di bilancio per non ritardare la messa in campo di manovre a sostegno della collettività.