Accadde oggi, 12 ottobre 2002: gli attentati di Bali. In questo 2022 ricorre il 20° anniversario di una serie di attacchi terroristici che insanguinarono la zona turistica di Kuta, sull'isola indonesiana di Bali: 202 morti e 209 feriti.
Si trattò di tre differenti esplosioni: un dispositivo montato in uno zaino indossato da un attentatore suicida, una bomba fatta esplodere su un'auto di grossa cilindrata nella zona dei locali notturni di Kuta, e un terzo dispositivo, molto più piccolo, fatto esplodere al di fuori del consolato americano a Denpasar. Quest’ultimo causò solo danni di lieve entità.
Il Paddy's Pub è stato sostituito da un altro locale; mentre il terreno una volta occupato dal Sari Club, rimossi i resti, si presenta come un prato incolto e recintato, davanti al quale vengono ancora lasciati messaggi e fiori in ricordo della strage. Inoltre, di fronte al locale è stata realizzata una piazza con un monumento alla memoria che ricorda le numerose vittime dell'attentato; elencate una ad una e divise per nazionalità.
I sospetti ricaddero subito su Jemaah Islamiyah: un gruppo islamista guidato dal religioso radicale Abu Bakar Bashir collegato ad Al Qaeda. Diversi membri dell’organizzazione terroristica vennero condannati per gli attentati; tre di loro furono condannati a morte. Abu Bakar Bashir, presunto leader spirituale di Jemaah Islamiyah, venne condannato a due anni e mezzo di carcere. Riduan Isamuddin è ancora detenuto a Guantánamo dopo essere stato custodito per tre anni dalla CIA in un luogo segreto. Il 9 novembre 2008, Imam Samudra, Amrozi Nurhasyim e Ali Ghufron furono fucilati in una prigione sull'isola di Nusakambangan.
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