Dopo una lunga rincorsa la Ducati di Pecco Bagnaia guida il Mondiale e, alla vigilia del penultimo appuntamento del Mondiale ovvero il Gran Premio della Malesia in programma questo weekend, la Ducati si prepara alla possibile vittoria finale, considerati i 14 punti che il pilota della scuderia di Borgo Panigale vanta sull'inseguitore Quartararo.
Sepang potrebbe dunque essere il coronamento di una rimonta incredibile per il 25enne piemontese.
A parlare della stagione, della Ducati e a fare il punto della situazione c'è il Team Principal della squadra Davide Tardozzi, che ha anche ammesso qualche errore dei tecnici che hanno rallentato Bagnaia.
Tardozzi: "Un paio di gare di troppo per assestare la moto"
La Ducati deve scusarsi in qualche modo con Pecco perché ci sono volute un paio di gare per assettare la moto nel modo in cui meritava e che gli piace. Sono stati necessari tre, quattro, cinque GP forse. In più, Ducati è l’unica casa che fornisce tante moto competitive fino ad un totale di otto piloti (e dunque per Bagnaia c’è da battere una concorrenza ‘interna’, dinamica che non si verifica in Yamaha o Honda, ad esempio, ndr). Nei test pre-stagionali in Indonesia e qui a Sepang, lui era molto indispettito sulla situazione tecnica, ma alla fine, il punto chiave è il rapporto molto stretto che Ducati ha con Pecco. Onestamente, dopo un paio di minuti dalla caduta del Sachsenring abbiamo detto che il campionato era andato. Dopo due ore, le parole erano ‘dobbiamo cercare di recuperare quei punti’, ed è quello che è successo.
Tardozzi spiega perché la Ducati ha puntato su Bagnaia
Lo abbiamo ingaggiato prima che vincesse il titolo della Moto2 la nostra decisione è stata presa in base alle sue gare in Moto3, ed è stato lì che abbiamo capito che poteva essere un pilota di punta.