24 Oct, 2022 - 12:14

Eurozona, gli indici Pmi rivelano una “inevitabile recessione”

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La recessione è sempre più inevitabile nelleurozona. La conferma è arrivata stamattina dai dati contenuti nell’Indice S&P che misura la produzione. 

Aumenta la preoccupazione in vista dell'inverno

Chris Williamson, Chief Business Economist di S&P Global Market Intelligence ha sottolineato:

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Considerato il calo maggiore della produzione e il peggioramento della domanda osservato a ottobre, l'economia dell'eurozona pare sia destinata a contrarsi durante il quarto trimestre, aggiungendo speculazioni di una sempre più inevitabile recessione.

E ha aggiunto:

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La domanda è calata notevolmente e le aziende hanno espresso una crescente preoccupazione sul livello elevato delle giacenze e le vendite più basse rispetto alle aspettative, soprattutto con l'approssimarsi dell'inverno. I rischi sono quindi rivolti ad un ribasso destinato ad accelerare verso la fine dell'anno.

Recessione nell'eurozona, i dati dell’indicatore Pmi

L'indice Pmi che misura l'attività del settore manifatturiero in Germania va a picco, segnando a ottobre 45,7, contro le attese di 47,0: si tratta dei minimi da 28 mesi. L'indice dei servizi è risultato, come nelle attese, a 44,9, ma il Pmi complessivo sull'attività economica segnala una decisa contrazione a 44,1 da 45,7 di settembre, contro le attese per un rallentamento più soft a 45,5. Per quel che riguarda la Francia, il settore manifatturiero affonda ai minimi a 29 mesi (47,4 punti a ottobre) mentre il composito riesce a tenere in equilbrio (50 punti) grazie alla tenuta dei servizi (che pure peggiorano a 51,3 punti contro i 51,5 previsti).

Nella nota di S&P si sintetizza dunque che ad inizio del quarto trimestre, l’economia dell’Eurozona è scivolata in una contrazione maggiore, al tasso di declino più rapido da aprile 2013, ad esclusione dei periodi di chiusura pandemica.

Nelle altre nazioni dell'eurozona, la produzione è diminuita per il secondo mese consecutivo, riportando il crollo più rapido da gennaio 2021 e, se escludiamo il periodo pandemico, da giugno 2013. Il modesto declino dell'attività terziaria si è unito ad un forte calo della produzione industriale. I nuovi ordini ricevuti di beni e servizi hanno nel frattempo indicato la quarta riduzione mensile consecutiva, registrando il più rapido tasso di declino da dicembre 2012.

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Giulia Danielli
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