Siccità Lombardia, -28% piogge in 6 mesi. Il livello del fiume Po è sceso di 2.3 metri a causa del caldo e della siccità degli ultimi mesi e di un inverno che non sembra ancora arrivare.
Allarme di Coldiretti, l’inverno e le piogge non arrivano e il caldo e la scarsità di precipitazioni continuano a minacciare le semine autunnali di frumento, orzo e loietto. Con la mancanza di precipitazioni, i semi non riescono ad attecchire e il rischio è che le piantine si sviluppino poco e male o che non crescano affatto. A questo si aggiungono i parassiti rimasti attivi con le temperature miti, che possono attaccare i semi messi a dimora ma che non riescono a mettere radici. Inoltre se l’inverno non dovesse essere sufficientemente freddo, aumenterebbe il numero di insetti svernanti che riescono a sopravvivere e si presenterebbero più numerosi e dannosi in primavera. Con i terreni secchi e duri gli agricoltori sono costretti a lavorazioni extra per poter procedere con la semina. Il risultato è un aggravio dei costi in una situazione in cui oltre un’azienda agricola lombarda su due (51,6%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo secondo il Crea.
La siccità ha provocato di conseguenza anche danni all’agricoltura e aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi fino al +129% per il gasolio. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che, conclude la Coldiretti, si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.
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