È stato Eugenio Patanò, assessore alla mobilità di Roma Capitale, ad annunciare nelle scorse settimane un progetto di riqualificazione che dovrebbe coinvolgere il quartiere San Lorenzo, con la semi-pedonalizzazione di Piazza dei Sanniti, là dove un tempo c'era il Cinema Palazzo poi sgomberato. "Roma è stata scelta da Boomberg Philanthropies tra le 19 città europee che otterranno i finanziamenti previsti dal programma Asphalt Art Initiative per progetti urbanistici utilizzando l'arte e il design per migliorare la sicurezza stradale, rigenerare gli spazi pubblici e coinvolgere i cittadini delle comunità locali", aveva fatto sapere sui social, spiegando che l'intervento includerebbe l'aumento dello spazio pedonale della piazza coinvolta nel progetto, al fine di suggerirne nuovi usi. Ma i residenti non sono d'accordo e si stanno mobilitando, attraverso il loro Comitato, per dire di no.
A spiegare a Tag24 i motivi della contrarietà è Anna Esposito, membro del direttivo del Comitato di Quartiere San Lorenzo, che ha messo in luce i due principali problemi legati al nuovo progetto: la strozzatura del traffico, con conseguente aumento dell'inquinamento dell'area e il rischio di creare un altro possibile luogo di ritrovo per la malamovida, sul modello di Piazza dell'Immacolata, in cui il fenomeno, dopo la pedonalizzazione, sembrerebbe essersi amplificato, con un tornaconto in termini di socialità non molto positivo.
Quello che chiedono i residenti è quindi un progetto pensato nello specifico per il quartiere e per le sue strade, considerando anche i notevoli livelli di inquinamento acustico e dell'aria che lo interessano. Ma oltre alla viabilità è anche un'altra la preoccupazione dei cittadini: quella della malamovida, che a San Lorenzo è un problema tangibile da molti anni e di cui tutti, a Roma, sono a conoscenza.
Serve, secondo loro, una riqualificazione che tenga conto delle fragilità del territorio, dei bisogni reali del quartiere e dei suoi cittadini. Del resto, delle proposte da parte loro, in passato, ci sono già state, ma non sono mai state tenute in considerazione. E ora il nuovo progetto sembrerebbe essere "calato dall'alto" su San Lorenzo, senza tenere conto di un coinvolgimento di chi il quartiere lo vive tutti i giorni. Il comitato parla di "urbanistica tattica" e non strategica: una sperimentazione, quella della semi-pedonalizzazione, lontana dalle reali esigenze del quartiere. "Riqualificazione sì, ma con un criterio", ha concluso Anna, dando voce a tutti i residenti, riunitisi giovedì scorso in un'Assemblea cittadina in cui si è fatto il punto della situazione. La volontà comune è quella di sfatare il falso mito di una San Lorenzo disfattista, presentando un progetto partecipato che possa risollevare davvero il quartiere che, nonostante le sue criticità, con la sua storia e il suo spirito resta tra i più belli di Roma.