Accadde oggi, 15 novembre 1942: battaglia navale a Guadalcanal. La battaglia navale di Guadalcanal, a volte chiamata terza e quarta battaglia dell'Isola di Savo, la battaglia delle Salomone oppure, in Giappone, terza battaglia del Mar delle Salomone, avvenne in due fasi tra il 12 e il 15 novembre di 80 anni fa. Rappresentò lo scontro più importante della serie di battaglie navali combattute tra Stati Uniti e Impero giapponese durante la campagna di Guadalcanal per la Seconda guerra mondiale nel Pacifico.
Gli Alleati erano sbarcati a Guadalcanal il 7 agosto 1942 occupando l'aeroporto che i giapponesi avevano iniziato a costruire; gli stati maggiori nipponici, colti di sorpresa, tentarono nei mesi seguenti di annientare le forze sbarcate e respingere la marina statunitense, senza però riuscire a cogliere alcun risultato significativo.
All'inizio di novembre l'Impero giapponese organizzò un grande convoglio navale, con a bordo 7.000 soldati, in un decisivo sforzo di riconquistare l'aeroporto. A copertura della flotta da trasporto fu schierata la massiccia 2° Flotta del viceammiraglio Nobutake Kondō, con il compito principale di bombardare l'aeroporto nella notte del 12-13 novembre e neutralizzare così la Cactus Air Force. Gli Stati Uniti, venuti a conoscenza dell'operazione giapponese attraverso intercettazioni, ricognizioni e grande lavoro di intelligence, distaccarono la scorta di un convoglio appena giunto a Guadalcanal (convoglio composto da cinque incrociatori e otto cacciatorpediniere al comando del contrammiraglio Daniel Callaghan) che si scontrò con il gruppo da bombardamento nemico, comprendente le corazzate Hiei e Kirishima e guidato dal viceammiraglio Hiroaki Abe.
In una feroce e confusa battaglia, il contrammiraglio Callaghan rimase ucciso e quasi tutte le navi statunitensi furono gravemente colpite; il viceammiraglio Abe, ferito e disorientato, diede però l'ordine di ritirata quando la vittoria era a portata di mano. La Cactus Air Force, invece, coadiuvata da velivoli della portaerei USS Enterprise, condusse nel corso della giornata ripetuti attacchi contro l’8° Flotta in ripiegamento e sul convoglio, affondando numerosi trasporti nipponici e l'incrociatore Kinugasa.
Nella battaglia i giapponesi, dopo una serie di successi iniziali, frazionarono la loro squadra e la Kirishima subì danni tali da convincere Kondō a ripiegare nelle prime ore del 15 (la corazzata affondò poco dopo). La mattina presto i quattro superstiti trasporti, intenti a scaricare, furono bersagliati e distrutti, e solo una piccola percentuale di uomini, munizioni, cibo e rifornimenti vari, giunse alla guarnigione. Le forze nipponiche su Guadalcanal andarono incontro a una crisi logistica che già a dicembre rese la loro posizione insostenibile. Gli Stati Uniti poterono così rinfoltire e aumentare le proprie forze fino a eliminare, nel febbraio 1943, ogni presenza giapponese su Guadalcanal, cogliendo una fondamentale vittoria strategica.
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