Accadde oggi, 21 novembre 1916: muore Francesco Giuseppe. Nato a Vienna nel 1830, il penultimo imperatore dell’Austria-Ungheria era figlio dell'arciduca Francesco Carlo, a sua volta secondo figlio dell'imperatore Francesco I, e della principessa Sofia di Baviera, Francesco Giuseppe fu educato quale erede al trono da sua madre, donna intelligente e di idee reazionarie. Divenne imperatore in un momento molto difficile per gli Asburgo, ovvero: durante la crisi del 1848, in seguito all'abdicazione di Ferdinando I.
Guidato dall'energico principe Schwarzenberg, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Francesco Giuseppe in meno di due anni vide ristabilire l'autorità imperiale in Boemia e in Ungheria e riaffermata la preminenza dell'Austria in Germania e in Italia. In seguito non fu in grado di conservare, a causa anche di collaboratori non all'altezza della situazione, la posizione politica assicuratagli dallo Schwarzenberg. L'incerto atteggiamento assunto durante la guerra di Crimea non solo gli inimicò la Russia, ma non gli assicurò neppure le simpatie delle potenze occidentali, così nel 1859 si trovò da solo a combattere contro il Piemonte e la Francia.
Conclusasi quella guerra con la perdita della Lombardia e con l'estromissione dall'Italia dell'influenza asburgica, Francesco Giuseppe tentò inutilmente di rafforzare l'unità interna della monarchia. Acuitosi intanto il conflitto per il predominio in Germania, l’imperatore austriaco dopo essersi alleato nel 1864 con la Prussia nella guerra contro la Danimarca, non ne trasse frutti concreti; anzi le divergenze sullo Schleswig-Holstein, abilmente sfruttate da Bismarck, portarono alla guerra austro-prussiana, conclusasi con la completa sconfitta dell'Austria e con la forzata rinuncia a ogni influenza in Germania. D'altra parte le relazioni con l'Ungheria, rimaste sempre tese dal 1849 in poi, convinsero, allora, Francesco Giuseppe dell'opportunità di riconciliarsi con la reazione magiara; ne nacque il dualismo, basato sulla supremazia dei Tedeschi e dei Magiari, rispettivamente nella parte occidentale e orientale dell'Impero. Francesco Giuseppe in persona assunse il duplice titolo d'imperatore d'Austria e di re di Ungheria.
Sostenne, sia all'interno che all'estero, una politica conservatrice, accettò di buon grado il deliberato del congresso di Berlino che gli affidava l'amministrazione della Bosnia-Erzegovina, si alleò con la Germania, aderì all'alleanza dei tre imperatori e successivamente alla Triplice Alleanza. Intanto le lotte politiche in seno all'Impero si facevano più acute. Francesco Giuseppe tentò di porvi un freno, escogitando soluzioni temporanee e marginali, che naturalmente non potevano soddisfare le singole nazionalità. Fedele al principio di non mettere a repentaglio la stabilità interna della monarchia con una sconsiderata politica estera, affrontò con realismo la situazione internazionale fino al 1914, quando l'assassinio del nipote ed erede Francesco Ferdinando lo portò a dichiarare guerra alla Serbia.
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