21 Nov, 2022 - 11:13

Coop moglie Aboubakar Soumahoro ultime notizie

Coop moglie Aboubakar Soumahoro ultime notizie

Coop moglie Aboubakar Soumahoro. Aboubakar Soumahoro, ex sindacalista dei braccianti, dal 25 settembre anche deputato eletto da indipendenti nella lista di Verdi e Sinistra, commenta nuovamente l’inchiesta della Procura di Latina sulle coop che sarebbero state gestite da moglie e suocera.

Coop moglie Aboubakar Soumahoro

Soumahoro tenta di fare chiarezza sulla vicenda dell’indagine che vede coinvolte Liliane Murekatete, moglie del deputato, e la suocera Marie Terese Mukamitsindo. Tutto nasce dalla denuncia da parte del sindacato Uiltucs sulle condizioni di lavoro nelle coop Karibu e Consorzio Aid, che sarebbero gestite dalle due donne.

"Mi dite cosa vi ho fatto? - inizia così lo sfogo del sindacalista e neo deputato dell'Alleanza Sinistra e Verdi - È da una vita che sto lottando per i diritti delle persone". E poi, tanto per chiarire aggiunge: "Mia moglie attualmente è disoccupata, è iscritta all'Inps".

Con le mani giunte, un pianto disperato, Aboubak Soumahoro ricorda la sua storia: "Sono una persona integra. Pulita. Lustratore di scarpe, figlio di un contadino e di una casalinga. Ho sempre lottato per la dignità del lavoro, tutta la mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto ma non ci riuscirete".

"Mia moglie è disoccupata e iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza". Oppure "parlate con mia suocera - dice ancora Soumahoro sull'inchiesta della Procura di Latina in cui il suo nome non compare - chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa: sarò il primo a scioperare con i dipendenti e a lottare per i loro diritti".

Le parole della suocera di Soumahoro

I dipendenti della cooperativa Karibu denunciano stipendi non pagati per 400mila euro? Non abbiamo soldi da dargli perché lo Stato non ci paga in tempo: tra burocrazia e Covid i fondi arrivavano anche dopo un anno e mezzo.

Il mio errore è stato non licenziarli prima. Quando ci siamo accorti che gli anticipi dello Stato arrivavano troppo tardi avrei dovuto avere il coraggio di farlo, ma li conosco da vent’anni e ho preferito aspettare.

A parlare in un’intervista a Repubblica è Marie Thérèse Mukamitsindo, suocera del neo-deputato ed ex sindacalista Aboubakar Soumahoro, coinvolta in un’indagine della Procura di Latina su presunti mancati pagamenti ai lavoratori e maltrattamenti ai migranti ospiti della coop di cui è presidente. Lei giura di non aver intascato un euro dei fondi ricevuti dallo Stato (fino a dieci milioni l’anno): Tutto è stato speso per i rifugiati, a cui ho dedicato 21 dei miei 68 anni. Tutto è rendicontato e posso provarlo

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