Aumento costo sigarette, 15-20 centesimi sul pacchetto da 20. Dal 1° gennaio 2023, come nella bozza del testo della manovra economica saranno previsti aumenti di 15-20 centesimi.
L'aumento sulle sigarette arriverà dal primo gennaio 2023: a stabilirlo è la bozza della manovra presentata dal governo Meloni che dispone l'aumento delle accise sui tabacchi lavorati. Ma non sarà uguale per tutte le tipologie di tabacco, l'aumento sarà spalmato su tre anni: questo significa che il prezzo aumenterà anche nel 2024 e 2025.
Ad aumentare sarà la componente fissa del prezzo del pacchetto. Non che cambi molto al consumatore finale, ma è bene sapere che, per quanto riguarda le sigarette e a differenza degli altri tabacchi lavorati, l’accisa corrisponde alla somma tra una componente fissa e una proporzionale al prezzo di vendita al pubblico. La manovra prevede sia l'aumento della componente fissa, che è attualmente la più bassa d'Europa, sia l'incremento dell'onere fiscale.
L'aumento dell'importo nel 2023 sarà di 36 euro ogni mille sigarette, nel 2024 36,50 euro e nel 2025 salirà a 37 euro. Questi incrementi sono motivati "dall'applicazione dell'aliquota di base, di cui alla voce 'Tabacchi lavorati al prezzo di vendita al pubblico". La componente è attualmente la più bassa d'Europa. Inoltre, le accise sulle sigarette saliranno al 40% da gennaio 2023.
In pratica, l'aumento di gennaio 2023 per ogni pacchetto sarà intorno ai 20 centesimi e, ma molto dipenderà dalla tipologia delle sigarette che si compra. Sigari, sigaretti, tabacco trinciato, tabacco da fiuto, tabacco per pipa, tabacchi da inalazione senza combustione.
Per le sigarette elettroniche l'incremento viene fissato al 15% per i prodotti con nicotina e al 10% per quelli senza, sempre a partire dal gennaio 2023: gli aumenti saranno di circa 8 centesimi per ml per le fiale senza nicotina e di circa 13 per quelle con nicotina.
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