Il nuovo film dedicato alla vita del grande pittore fiorentino, Sandro Botticelli, arriva nelle sale cinematografiche, il 28, il 29 e il 30 novembre 2022.
Diretto da Marco Pianigiani e narrato da Jasmine Trinca, il docufilm dal titolo Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, ne celebra la vita e l’arte.
Ideato e scritto da Francesca Priori, è prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital con il patrocinio del Comune di Firenze.
Le riprese erano iniziate nel 2019, ma successivamente, l’opera ha subito una battuta d’arresto a causa della pandemia.
Dopo anni di attesa, finalmente il film potrà essere visto dal pubblico.
Tra i pittori più rappresentativi del Rinascimento fiorentino, Sandro Botticelli è conosciuto in tutto il mondo. Le sue opere, di straordinaria bellezza, sono al centro delle più importanti esposizioni museali e ora, la sua vita e le sue vicende artistiche saranno protagoniste del nuovo docufilm.
In uscita a partire da oggi e solo per tre giorni, il film sarà proiettato in 160 sale cinematografiche in tutta Italia.
Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza è suddiviso in 9 capitoli, incentrati sui seguenti temi:
La vita del grande pittore viene ripercorsa attraverso alcuni dei suoi capolavori più importanti e per mezzo di alcune interviste a personaggi illustri, tra i quali, Alessandro Cecchi, direttore del museo Casa Buonarroti di Firenze, Jonathan Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze, Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze, Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze.
Il film su Sandro Botticelli si apre su una citazione del pittore Edward Burne-Jones: Firenze è tutto e tutto il resto è nulla.
Attraverso diverse tappe, verranno raccontate alcune delle opere più conosciute del pittore fiorentino.
I produttori hanno descritto il nuovo progetto cinematografico, in una nota, dicendo:
Nel film rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici. Con Lorenzo il Magnifico il rapporto stretto tra arte, potere e mecenatismo, si manifesta in ogni ambito e si concretizza in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle. Dalle meravigliose Madonne alle pitture dei responsabili della Congiura dei Pazzi giustiziati e impiccati fuori dalla Porta della Dogana al Palazzo Vecchio, dall’Inferno Dantesco alle Pietà, dagli antichi dei della mitologia ellenica sino al Dio apocalittico del Savonarola, l’arte di Botticelli è indagata nel film attraverso gli interventi di esperti.
E poi, hanno continuato, aggiungendo:
Nella memoria comune, lo spirito di Botticelli è prima di tutto racchiuso in due suoi capolavori: la Primavera (1478-82) e la Nascita di Venere (1483-85). Col Rinascimento è infatti giunto il momento del ritorno degli antichi dei: Botticelli regala nuova vita ai miti creando così le sue opere più famose ed enigmatiche oggi conosciute come ‘mitologie botticelliane’. Con Pallade e il Centauro (1482 circa) e Venere e Marte (1483 circa) il pittore porta le dee e gli dei dell’antica Grecia nel cuore di Firenze del Quattrocento, nella costante e febbrile ricerca di un modello di bellezza che va oltre la rappresentazione della realtà, oltre l’accademia. La Nascita di Venere (1483-85) è emblema e realizzazione concreta della sua aspirazione. Figure longilinee, curve morbide e armoniose: i volti delle veneri di Botticelli si specchiano in quelli delle sue madonne e viceversa. Simili eppure uniche, sono destinate a imprimersi nella memoria collettiva come prototipo della bellezza ideale, sfidando i secoli e le mode.