Milan, a tutto Stefano Pioli. L’allenatore rossonero è stato ospite domenica sera a Sky Calcio Club dove ha affrontato diversi temi: dalla corsa scudetto al Mondiale, passando per il ritorno di Zlatan Ibrahimovic e il futuro di Rafa Leao. E proprio in merito alla situazione rinnovo dell’attaccante portoghese, impegnato con la sua nazionale nei Mondiali in Qatar, Pioli ha pronunciato parole che fanno ben sperare i tifosi del Milan: Sono sicuro di due cose. Leao sta bene con noi, perché lo vedo e lo sento, e che Paolo e il calciatore stanno parlando. Aspettiamo quindi buone notizie. Voglio bene a Rafa e credo che il suo percorso con noi non sia ancora finito. Sta bene con i suoi compagni e sta bene a Milano. Sempre su Leao, Pioli ha aggiunto: Il primo anno l’ho punzecchiato tanto, ma ho capito subito che giocatore era. Ha una tecnica abbinata a una velocità che in pochi hanno. Gli è servito del tempo per ambientarsi, ha un potenziale enorme. Credo che debba fare ancora un salto per diventare un campione.
L’allenatore del Milan Pioli ha fatto anche il punto su Ibrahimovic: lo svedese sta proseguendo nel suo percorso di recupero e a fine dicembre dovrebbe unirsi al resto dalla squadra nel ritiro di Dubai. Zlatan sta facendo di tutto per tornare, gennaio in questo senso sarà un mese importante. L’acquisto di Ibrahimovic è stato determinante nella crescita della squadra. È arrivato in un gruppo giovane e per la prima volta in una squadra non vincente e con giocatori non simili a lui, e ha capito una realtà diversa. Tutti hanno saputo accettare i suoi pregi e i suoi difetti. Al primo anno l'allenamento con lui era a un livello, senza di lui a un altro; sono stati bravi i compagni a seguirlo.
Al centro dell’attacco rossonero c’è sempre Giroud, grandissimo protagonista con la Francia ai Mondiali: "Olivier è in momento psicofisico ottimale. Aveva grande entusiasmo per il Mondiale e si sta dimostrando un grande giocatore. Prima del suo arrivo al Milan mi è bastato fare un videochiamata con lui per capire il suo spessore e le sue capacità. Ha sempre inciso molto e non solo con i gol, mette grande generosità quotidianamente. È un leader.
Pioli esprime poi un pensiero generale sul Mondiale in corso in Qatar: È più un Mondiale di individualità, visto che i Ct hanno dovuto prepararlo in una settimana. È difficile per un allenatore dare un'identità in cos’ poco tempo, anche se Luis Enrique credo che giochi il miglior calcio; a livello tecnico-tattico non vedo gradi sorprese. Per concludere, l’allenatore del Milan Pioli ha parlato anche di De Ketelaere, grande acquisto dell’estate rossonera che però fino a questo momento ha faticato molto, forse anche più del previsto. È normale che ci voglia tempo per un giovane che arriva da un altro campionato. Charles per me è un centrocampista che deve svariare: gli do libertà, ma senza palla deve avere indicazioni precise. In Belgio giocava senza rendersi conto della collaborazione dei compagni, ora deve imparare a leggere gli spazi. Questa pausa può aiutarlo, ha concluso Pioli.