12 Dec, 2022 - 12:07

Abusi su minori in Turchia, la denuncia di una giovane: costretta a sposarsi a 6 anni con un 29enne

Nuovo caso di abusi su minori in Turchia. Protagonista una donna, oggi 24enne, che ha denunciato il proprio marito e la propria famiglia, per essere stata costretta a sposarsi all'età di 6 anni con un uomo di 23 anni più anziano. Dal suo nuovo marito 29enne, la bambina avrebbe subito una serie di abusi sessuali sin dalla tenera età. Solo diversi anni più tardi la giovane, dopo aver divorziato, ha trovato il coraggio di denunciare.

Il dettaglio più agghiacciante sta nel fatto che, nonostante la querela risalga al 2020, la notizia non sia mai emersa finora: è stato solo grazie al lavoro del giornalista Timur Soykan che è stata riportata alla luce. Nessuna interrogazione parlamentare ha avuto luogo nei mesi successivi alla denuncia. Il reporter ha svelato altri dettagli oscuri: sia il padre che l'ex marito della giovane apparterrebbero ad una confraternita religiosa di nome Ismailaga, ramificata in diverse province turche.

Abusi su minori in Turchia, il vicepresidente Sentop condanna il gesto. Opposizioni sul piede di guerra

Sulla vicenda si è espresso il vicepresidente turco Mustafa Sentop, braccio destro del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Il fatto che uno dei nostri figli sia stato vittima di un fatto così grave non può lasciarci indifferenti e richiede dei provvedimenti.

Parole che però non sono bastate a placare le proteste dell'opposizione, che ha accusato Erdogan di vicinanza alle confraternite religiose. Il ministro della Famiglia Derya Yanik è stato invitato a dimettersi, e inoltre sono stati lanciati slogan contro il ministro degli Interni, Suleyman Soylu, quando questi ha preso la parola in parlamento.

Il governo turco si è difeso dichiarando che "abusi su minori e violenza sulle donne" sono problemi che "travalicano la politica" e vanno "risolti". Proprio Yanik ha risposto accusando l'opposizione di voler strumentalizzare la faccenda a scopi politici. Rimane però l'accusa a Erdogan, accusato dall'opposizione di essere stato "troppo tollerante" nei confronti di organizzazioni e confraternite del Paese dagli ideali fortemente conservatori.

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