Superbonus 110% cessione del credito: dopo che il governo Meloni ha previsto la sua proroga per quanto riguarda il 2023, con la diminuzione dell'aliquota al 90%, l'esecutivo fa dietro front.
In particolare, il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ritiene questa misura che ha rilanciato alla grande il settore edile come troppo onerosa e concessa a pochi eletti.
Dunque, nascono i dubbi su una sua effettiva introduzione da parte del governo all'interno della Legge di Bilancio 2023 e cresce la preoccupazione riguardo una sua possibile abolizione a partire dal prossimo anno.
A questa problematica del futuro se ne aggiunge una del passato e del presente, che riguarda il blocco della cessione del credito. Quest'ultima, in particolare, ha generato una situazione negativa sia per i contribuenti che per le imprese e i professionisti che hanno applicato lo sconti in fattura.
Anche se la maggioranza degli Istituti e delle banche non accetta più crediti, il Superbonus 110% non si è ancora arrestato e procede con delle proposte "imbarazzanti" secondo la denuncia effettuata dal Segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze.
In particolare, ecco quali sono le parole di Jacopo Ferretti in merito a questa situazione:
Dopodiché, il Segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, Jacopo Ferretti, ha aggiunto che in questo momento è necessario porre un tetto massimo per quanto riguarda la cessione del credito. Ecco quali sono state le sue parole:
Sempre riguardo al tema del Superbonus 110% e del meccanismo della cessione del credito, in risposta all'interrogazione 3/00071 presentata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Agostino Santillo, in data 14 dicembre 2022, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha parlato dei costi troppo elevati legati a questa misura.
In particolare, ecco quali sono state le sue parole in merito:
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