Accadde oggi, 28 dicembre 1964: Giuseppe Saragat al Quirinale. 58 anni fa, Giuseppe Saragat veniva eletto quinto presidente della Repubblica Italiana con 646 voti su 963. Prestò giuramento il 29 dicembre. Giuseppe Saragat: nato a Torino il 19 settembre 1898, morto a Roma l'11 giugno 1988. Militante socialista dal 1922 e membro della direzione del PSU dal 1925. Con Benito Mussolini al potere, Saragat per il suo antifascismo, nel 1926 fu costretto ad abbandonare l'Italia; si stabilì a Vienna, dove si avvicinò alle posizioni dei principali esponenti dell'austro-marxismo.
Nel 1929 Saragat si trasferì a Parigi dove lavorò con Pietro Nenni alla riunificazione delle forze socialiste e nel 1930 entrò a far parte della direzione del PSI. Rientrato in Italia nel 1943, Giuseppe Saragat prese parte alla Resistenza contro il nazifascismo a Roma. Ministro senza portafoglio per il PSIUP (1944) e ambasciatore a Parigi (1945-1946), ricoprì poi la carica di presidente dell'Assemblea costituente (1946-1947).
Nel 1947, Giuseppe Saragat ricoprì un ruolo di primo piano nella scissione dal PSIUP della corrente socialdemocratica che diede vita prima al Partito socialista dei lavoratori italiani, poi al Partito socialista democratico italiano. Più volte segretario del PSDI (1951-1954; 1957-1963), Saragat ricoprì molti incarichi nei governi a guida democristiana: vicepresidente del Consiglio (1947-1949; 1954-1957), ministro della Marina mercantile (1948-1949) e ministro degli Esteri (1963-1964).
Eletto presidente della Repubblica con l'appoggio delle forze di centrosinistra, Giuseppe Saragat vide con favore l'unificazione del PSI e del PSDI, da lui lungamente caldeggiata. Senatore a vita al termine del suo mandato presidenziale, dal 1971 tornò all'attività politica nel PSDI, di cui fu presidente dal 1975 e, per un breve periodo, nuovamente segretario: nel 1976.
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