Negli scorsi giorni era uscita la notizia rispetto a possibili rincari di alcuni tratti autostradali, nella notte il Mit ha confermato quindi l'aumento pedaggio sulle autostrade per il 2023 per quanto riguarda le arterie di competenza di Autostrade per l'Italia. Si tratta di incrementi pari al 2% dal primo gennaio, quindi un altro 1.34% a partite da luglio 2023. Una misura che si è resa necessaria a causa dell'inflazione, ma che - secondo quanto riporta una nota del Mit - poteva essere anche toccare il 5%:
Quindi, un esempio concreto rispetto alla situazione attuale in Spagna e Francia:
Secondo quando riporta il Ministero delle Infrastrutture capeggiato da Matteo Salvini, l'aumento pedaggi autostrada 2023 previsto per il 3.35% rischiava di entrare in vigore direttamente da domani, ma la trattativa tra Autostrade e Governo sembra aver portato alla divisione degli incrementi in maniera graduale.
Ci sono alcune tratte attualmente non interessate rispetto a quanto detto nelle righe precedenti. Si tratta di almeno il 50% delle arterie autostradali. Secondo quanto riporta il Mit, "non ci sono inasprimenti per le società con aggiornamento del Piano economico in corso", ossia:
Stesso discorso con per le società con concessione scaduta come Autostrada del Brennero, Società Autostrada Ligure Toscana, A12 Tronco Ligure Toscano, Autovie Venete, Satap, Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori, Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D'Aosta. Nessun aumento - inoltre - per la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi, il Consorzio per le autostrade siciliane.