Non solo economia al Forum internazionale di Davos. In questo meeting annuale, che vede la partecipazione di 2.700 leader mondiali provenienti da oltre 130 Paesi tema preponderante è anche la guerra in Ucraina.
Soluzioni, gestione armi e pace: sono questi gli argomenti più discussi. In mattinata, l’unico capo di governo di un Paese del G7 a essere presente a Davos, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito come affinché la guerra trovi una sua fine, l'aggressione Russia debba fallire.
Il cancelliere ha accennato a veicoli di fanteria armata ma non ha precisato se la Germania si stia predisponendo o meno a fornire i Leopard, carri armati da combattimento considerati un fiore all'occhiello della tecnologia militare tedesca e da tempo oggetto di richieste da parte di Kiev.
Una guerra a colpi di parole: Scholz ha ribadito anche in questa occasione come la Russia abbia già fallito nel raggiungere i suoi obiettivi imperialisti.
Nel suo intervento il leader tedesco ha rassicurato sugli approvvigionamenti del suo Paese in tema energia.
Secondo Scholz i buoni risultati sono stati raggiunti grazie agli impianti di stoccaggio, maggiore efficienza energetica, e alla disponibilità delle aziende a risparmiare energia, oltre che per merito dei cittadini.
Piccoli accorgimenti che stanno consentendo un enorme calo dei prezzi dell'energia. "Le nostre misure per ridurre l'onere su cittadini, aziende e imprese stanno funzionando. Affinché il problema non si ripresenti in futuro, l'energia deve restare accessibile, in Germania, in Europa e nel mondo", ha concluso il cancelliere tedesco.