Questa mattina i volontari di Medici senza Frontiere sono riusciti a mettere in salvo 107 persone, tra cui 5 donne e 36 minori, che si trovavano a bordo di un gommone sovraffollato. Si è trattato del terzo salvataggio avvenuto nel giro di due giorni. Ma per farlo la Geo Barents è venuta meno alle disposizioni del decreto Piantedosi, che obbliga i soccorritori a comunicare immediatamente al governo la richiesta di salvataggio e a dirigersi sempre, senza deviazioni, verso il porto assegnato. Ora, la nave, con le sue 237 persone a bordo, è attesa al porto di La Spezia entro sabato.
Medici senza frontiere, prima di soccorre il gommone di questa mattina, ha risposto ad una richiesta d'aiuto lanciata da Alarm Phone:
Si legge in un comunicato.
Alarm Phone intanto mette in guardia per le avverse condizioni del tempo che potrebbero creare ulteriori disagi a chi si trova in mare aperto:
Una volta attraccata al porto ti La Spezia, si valuterà se la nave di Medici senza frontiere ha rispettato o meno le prescrizioni del decreto legge che impongono di raggiungere "senza ritardo" il porto indicato. È quanto dichiarato dalle fonti del Viminale. Il Sindaco del Comune di La Spezia, Luigi Peracchini intanto ha espresso "piena disponibilità e collaborazione per garantire che le persone abbiano tutta l'assistenza necessaria".