Ci sarà ancora tempo per ammirare Fernando Alonso nel Circus di Formula 1 dopo che lui stesso ha allontanato ogni possibilità di un ritiro. Il pilota spagnolo ha infatti rivelato i propri piani, sempre ambiziosi, dopo esser approdato alla Aston Martin attraverso una breve intervista in cui emerge tutto la sua leadership.
È Alonso stesso infatti a chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare scuderia ancora una volta e a spiegare il percorso che nella sua ottica sarà necessario seguire per rivoluzionare il ruolo della Aston all'interno di questa Formula 1. Ecco le sue parole:
Non accetterei e non continuerei se non avessimo una possibilità; non so se ci sia l’1% o il 10% di chance, ma continuo solo perché crediamo di avercela. Nel 2023 penso che sarà irrealistico chiudere il gap che ha l’Aston Martin, ma dobbiamo mettere le basi di cui abbiamo bisogno per le auto future e lavorare meglio di chi ci circonda. Questo è un ambiente molto competitivo, quindi per diventare un campione è necessario offrire qualcosa di speciale. Sono pronto a fare qualcosa di speciale da parte mia, e mi aspetto lo stesso dalla squadra.
Parole chiare e che ribadiscono quanto l'idea del ritiro per Fernando sia davvero molto lontana dalla sua testa, almeno in questo momento.
Formula 1, Fernando Alonso allontana il ritiro: "Posso fare la differenza"
Per Nando è ormai risaputo che non conta nulla partecipare perchè nel suo DNA c'è sempre l'idea di vincere ogni gara. Nella seconda parte della sua intervista, il pilota spagnolo si è soffermato proprio su questo punto andando a chiarire le motivazioni per cui non può in questo momento pensare al ritiro:
Credo di poter fare la differenza quando si tratta di momenti cruciali nelle gare; non è una questione di abilità di guida, credo che tutti abbiamo un grande talento nel guidare le auto veloci. È più una questione di testa e di controllo di alcune cose. Per il mio futuro, penso che valuterò anno per anno. Forse nel 2021 non ero al 100%. Se dovessi fare un paio di stagioni così, anche se mi vedessi bene da fuori ma non mi sentissi soddisfatto di me stesso, forse smetterei. Del 2022, ad esempio, mi sento molto orgoglioso. Continuerò a prescindere dai risultati del prossimo anno, perché so cosa posso dare alla squadra. Quindi, non so, sicuramente due o tre anni.