Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria si aggrava sempre di più. Ad oggi infatti, sono oltre 28mila le vite spezzate dal terribile sisma che ha colpito i due paesi negli scorsi giorni.
Secondo l'agenzia di stampa statale Anadolu - che cita il vicepresidente Fuat Oktay - in Turchia le vittime sono salite a 24.617, mentre altre 80.278 persone sono rimaste ferite secondo i dati dell'autorità turca per i disastri Afad. In Siria invece, 3.574 persone sono morte e 5.276 ferite. Sempre secondo Afad, oltre alle due scosse di lunedì mattina (la prima di 7.7 e la seconda di 7.6), l'area ha subito in questi giorni più di 2000 scosse di assestamento.
In tutto questo dolore, si vede anche uno spiraglio di luce e di vita. Infatti, nella giornata di oggi un neonato di 7 mesi è stato estratto vivo dalle macerie nel sud-est della Turchia. I soccorritori sono riusciti a individuare il bebè grazie al suo pianto ininterrotto sotto un edificio crollato nella provincia di Hatay dopo 140 ore. Inoltre, anche un uomo di 35 anni è stato salvato nella stessa provincia dopo essere rimasto intrappolato sotto le macerie per 149 ore, come spiegato dall'emittente statale Trt.
Come raccolto dall'Unhcr, l'Agenzia Onu per i rifugiati, si pensa che il terremoto che ha devastato la Siria potrebbe aver lasciato oltre 5 milioni di persone senza una casa. L'organizzazione è al lavoto per far arrivare nelle zone più devastate del paese gli aiuti umanitari internazionali. L'obiettivo è fornire ripari e beni di prima necessità oltre a tende e coperte termiche per garantire un po' di tranquillità agli sfollati.
A quasi una settimana del disastro, in Turchia la autorità locali n Turchia hanno arrestato più di 100 costruttori edili. Sono persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese e non aver rispettato e quelle che disciplinano la costruzione di edifici residenziali nel Paese. I procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i "costruttori e i responsabili" del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo il disastro del 1999.
Uno degli arrestati è l'imprenditore Mehmet Yasar Coskun, che è il principale costruttore di un condominio di lusso di 12 piani e 250 appartamenti raso al suolo. L'uomo è stato arrestato mentre tentava di lasciare il paese per dirigersi in Montenegro.