13 Feb, 2023 - 19:07

Capello su Leao e Zaniolo, sono consigliati male

logo tag24

"Leao e Zaniolo sono mal consigliati". E’ il pensiero di Fabio Capello che senza peli sulla lingua parla del momento che stanno attraversando i due giocatori, di Milan il primo e ormai del Galatasaray il secondo. "Leao? In questo momento, forse come Zaniolo, è mal consigliato perché hanno la testa da un'altra parte: ai contratti". Stoccata dell’ex allenatore di Milan e Roma che, nella sua carriera, spesso si è trovato ad avere a che fare con giocatori ‘difficili’ da gestire e che quindi sa come ottenere il meglio anche da calciatori con queste caratteristiche. E legge tra le righe interpretando e cercando di capire dove possa essere il problema. In particolare Capello, intervistato da Radio anch’io lo sport, si riferisce al momento di Leao di cui dice: bisognerebbe dargli più serenità, metterlo fuori non serve. Se fosse il suo allenatore quindi Capello probabilmente non avrebbe dubbi, giocherebbe sempre. "Leao è sempre un fenomeno– il pensiero dell’ex allenatore - che non sia quello dell'altro anno lo vedono tutti, ma è un giocatore imprescindibile per il Milan. Forse come Zaniolo è mal consigliato, ha la testa da un'altra parte, pensa al contratto. Bisognerebbe restituirgli serenità, ma metterlo fuori squadra non servirebbe, lo renderebbe più triste. Deve giocare e avere il supporto dei compagni. Del resto si sa, Capello ha sempre messo gli interessi della squadra e quindi i campioni, davanti a qualsiasi cosa, anche a volte a certi comportamenti scomodi o altri problemi. Come potrebbe essere quello del mancato rinnovo del contratto. Ci sono problemi economici legati al rinnovo di contratto – continua l’ex tecnico - ma nel Milan lui ed Hernandez hanno qualcosa in più.

Capello su Leao e Zaniolo e sulla corsa del Napoli dice: Si è giocato per il secondo posto

Riguardo al campionato ormai sembra quasi scontato che a vincerlo sarà il Napoli, anche Capello la pensa così. Vedo un Napoli convinto, con forza e qualità. Quando hai un allenatore con delle certezze, giocatori forti puoi ribaltare qualsiasi risultato. Il Napoli ha continuato a correre, tanto che si è giocato soltanto per il secondo posto, ha aggiunto. La Juve non partecipava a questo campionato, non partecipa nessuno, doveva correre per il secondo posto, perché il Napoli è partito e ha continuato a correre, gli altri di volta in volta hanno rallentato, hanno sbagliato nei momenti cruciali. Il campionato italiano in generale comunque attraversa un momento difficile. E c’è anche questo alla base della corsa solitaria del Napoli secondo Capello. Adesso c’è la grande corsa al secondo campionato, che dà il secondo posto. Il livello in Italia è calato? Se giochi con i bravi giocatori, con i fuoriclasse, impari e migliori; se giochi con i mediocri, rimani sempre lo stesso, o impari molto poco. Si punta poco sui giovani? Per quanto riguarda i giovani italiani, la Juventus – nelle difficoltà – ha dato un esempio, facendo giocare giovani italiani. Ritengo che i miei ex colleghi potrebbero fare di più e avere anche un po’ più di coraggio. E se i giovani giocano poco, gli stranieri che arrivano, per Capello, non sono top player.

Capello, ci vuole più coraggio e puntare sui giovani, gli stranieri che arrivano in Italia sono mediocri

Si acquistano degli stranieri mediocri, però le casse delle squadre italiane sono vuote: non puoi più competere con certe squadre straniere. Parliamo di squadre candidate a vincere la Champions, noi speriamo in un miracolo e il miracolo può farlo il Napoli. Sono convinto che questo Napoli sia fra le squadre favorite. Poi un apprezzamento al Monza e alla proprietà che lui conosce bene. "Il Monza dimostra che i giocatori bisogna saperli scegliere. Credo sia merito di Galliani e Berlusconi, che riescono sempre a stimolare i propri allenatori: io ne so qualcosa. Questa volta Palladino si prende un grande merito di quanto sta accadendo con il Monza: è entrato in punta di piedi, però si è visto fin dalle prime partite che aveva le idee chiare su come far giocare la squadra, come impostarla, cosa chiedere ai giocatori. Soprattutto c'è da dire che i giocatori lo hanno seguito. Il giocatore ti segue quando capisce che tu gli stai dando qualcosa d'importante e si sente coinvolto nel progetto. La battuta finale sulle ipotesi fatte sul futuro di Ancelotti. "Ancelotti sulla panchina del Brasile? E' una visione interessante. Ancelotti è un grandissimo allenatore, il più grande che abbiamo avuto in Italia, è il più bravo di tutti, perché vincere dappertutto è difficile: allenare una Nazionale è comunque molto diverso, guidare il Brasile per lui potrebbe essere un sogno di fine carriera, come lo fu per me la panchina dell'Inghilterra. Mi auguro che questo avvenga".

AUTORE
foto autore
Laura Novelli
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE