Un violento terremoto si è verificato in Romania nel primo pomeriggio, più precisamente alle 14:16 ora italiana (le 13:16 ora locale). La terra a tremato con una magnitudo di 5.8 ad una profondità di 10 km. L'epicentro è stato segnalato a 56 km a nord-est di Drobeta-Turnu Severin, a Tirgu Jiu, capoluogo del distretto di Gorj, vicino al confine con la Serbia. Il sisma è stato avvertito anche nella capitale del Paese, ossia Bucarest, e nei Balcani, con segnalazioni arrivate anche da Belgrado.
A confermare l'entità del sisma è stato l'EMSC, il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo. Al momento, però, non ci sono notizie in merito a danni a strutture o persone. Una seconda scossa di assestamento, poi, si è verificata alle 15:29 ora locale e ha avuto una magnitudo di 3,5, a una profondità di 5 chilometri.
Si tratta del secondo sisma forte in meno di ventiquattro, dopo che nella giornata di ieri, lunedì 13 febbraio, alle 15:58, la Romania aveva fatto registrare una scossa di magnitudo 5.2 localizzato, questa volta, nella zona occidentale del Paese. Anche in questo caso il terremoto è stato avvertito nei stati vicini come Ungheria, Serbia e Bulgaria. Nel dettaglio l’epicentro è stato registrato sempre vicino a Targu Jiu. Anche in questo caso ne è seguita una di assestamento, decisamente meno forte e di magnitudo 3.
Tutte quante le scosse in questione sono state avvertite, seppur in modo molto debole, anche dai sismografi italiani. L'unica ad aver raggiunto l'Italia è stata un'altra scossa ancora, avvertita anche in Friuli Venezia Giulia e in particolare nell’area di Trieste, seppur in modo molto lieve.
Terremoti che arrivano ad una settimana dal violento sisma che, nella notte tra domenica e lunedì della settimana scorsa, ha scosso la Siria e la Turchia, causando oltre 40 mila vittime e milioni e milioni di danni.