L'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha ricevuto il premio 'Andrea Fortunato' come miglior allenatore. Subito dopo la premiazione ha rilasciato alcune dichiarazioni, sia in merito a quello che il premio stesso vuole rappresentare sia ai grandi risultati che il Napoli sta ottenendo sul campo. Nel finale il tecnico toscano ha parlato di Kvaratskhelia, paragonato a Salah.
[bbvideo id=5431907]
Le primissime dichiarazioni sono state in merito a quello che il premio Andrea Fortunato vuole rappresentare, ossia la prevenzione verso gli atleti sportivi, affinchè non ci siano più casi di morti precoci sui campi di gioco. Ovviamente, però, non poteva mancare un passaggio sul Napoli e sul momento che i partenopei stanno attraversando, con i tifosi che iniziano a credere veramente nello scudetto.
"L'affetto che stiamo ricevendo è molto importante, di conseguenza noi abbiamo come l'imposizione di restituire tutto questo amore che riceviamo, ma non solo da parte dei tifosi del Napoli. Dobbiamo avere calma, perchè manca ancora molto tempo e perchè il numero di partite non ci permette distrazioni. Sono molto soddisfatto di come i giocatori scendono in campo in ogni partita".
Sull'importanza del gruppo si è poi espresso così:
"Siamo forti solamente se giochiamo di squadra come stiamo facendo. Quello che fa la differenza è la voglia che ogni singolo giocatore sta mettendo in campo e la voglia che si ha di sacrificarsi per il resto della squadra. La statua di Maradona nel tunnel degli spogliatoi ci da un'ulteriore spinta in più, perchè cerchiamo di portarlo sempre con noi in campo".
Infine non è mancata una battuta su Kvaratskhelia, il talento georgiano che ha fatto innamorare immediatamente tutta la città di Napoli. Il tecnico toscano lo ha paragonato ad una sua vecchia conoscenza ai tempi della Roma, ossia Salah.