Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha rilasciato un'intervista a tutto tondo a Il Giornale e ha toccato le questioni più importanti che riguardano il suo Dicastero e le sue funzioni: immigrazione illegale e 41 bis. Sul tema degli sbarchi degli immigrati che arrivano prettamente dalla Libia e dalla Tunisia ha spiegato grazie all'impegno del Governo Meloni gli arrivi sono diminuiti anche se, ha sottolineato, restano numerosi:
"Libia e Tunisia hanno fermato oltre 21mila migranti grazie alla nostra cooperazione. Si tratta di un risultato importante perché sono numeri che si sarebbero aggiunti a quelli delle persone che sono riuscite a sfuggire ai controlli arrivando sulle nostre coste.
E riferendosi al rischio di possibili infiltrazioni di estremismo fra i migranti, Piantedosi ha detto che "non bisogna fare allarmismi. Le forze dell'ordine hanno dimostrato in molteplici occasioni di saper individuare le persone 'a rischio' al momento dell'ingresso sul territorio nazionale, assoggettandole alle conseguenze di legge".
Piantedosi ha poi ribadito che una delle priorità del Governo, fin dal suo insediamento, è il contrasto all'immigrazione irregolare:
Il giornalista de Il Giornale Gabriele Barberis, autore dell'articolo, ha poi chiesto al Ministro come prenderebbe la possibile decisione della Cassazione di revocare il 41 bis all'anarchico Cospito. La risposta:
E sulla possibilità che le minacce anarchiche siano una strategia per fare pressing sulla magistratura o la punta dell'iceberg di un ritorno alla stagione eversiva di ritorsione, Piantedosi ha detto:
Domani, venerdì 24 febbraio, è prevista la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dai legali di Cospito. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il 9 febbraio ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale presentata dall’avvocato di Cospito.