Questa mattina è stata presentata a Palazzo Dante la Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, curata dal Comparto Intelligence e relativa all’anno 2022. Presenti il sottosegretario Mantovano, il presidente del COPASIR Guerini e il direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) Belloni. Le relazione dell'intelligence ha toccato diversi temi caldi, tra cui i migranti, la guerra in ucraina, la minaccia anarchica e la contraffazione alimentare.
La relazione ha approfondito il fenomeno delle organizzazioni criminali che favoriscono gli spostamenti clandestini di migranti dal Mediterraneo orientale, con partenza prevalentemente dalla Turchia verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia. Tali viaggi illegali, si legge, vengono sempre più pubblicizzati tramite web e il social network dalle stesse organizzazioni criminali.
In questo contesto, prosegue la relazione, la presenza di navi umanitarie rappresenta "un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate"
Secondo il Comparto Intelligence, i russi si stanno preparando ad una guerra di lungo corso. Nel documento si legge infatti:
E aggiunge:
Mosca, in questo quadro, non smetterà di interferire nelle dinamiche politiche e nei processi decisionali interni ai Paesi Nato, ricorrendo ancor più che in passato a metodi coercitivi e manipolativi, quali attacchi cyber, disinformazione, ricatti e utilizzo di leve come quella migratoria ed energetica, quest'ultima destinata a perdere di rilevanza con l'impegno occidentale a trovare alternative alla dipendenza energetica dalla Russia".
L’intelligence italiana ha analizzato anche la minaccia anarco-insurrezionalista collegata al caso Cospito. Quest’ultimo ha dato avvio "ad una veemente mobilitazione, sostenuta e animata da numerose sigle, italiane ed estere, che si rifanno, per metodiche operative, alla parabola eversivo-terroristica della Fai/Fr".
Gli 007 monitorano quindi "l'attivismo di quelle componenti che 'sulla piazza' fanno da sponda alle attivazioni operative, tentando di cogliere in tempo segnali di progettualità sobillatrici dirette a inquinare e radicalizzare specifici temi e mobilitazioni in atto sul territorio".
Il fenomeno della contraffazione nel settore agroalimentare, si legge nella Relazione, emerge non solo all'estero, ma in maniera significativa anche all'interno dei confini nazionali, con la vendita di prodotti di origine straniera falsamente spacciati per italiani. Questo rappresenta una minaccia al Made in Italy e, quindi, alla sicurezza nazionale, sia da un punto di vista economico che reputazionale, oltre che nei confronti dell'ambiente, del territorio e della salute pubblica".