Roma-Cremonese, le parole di Josè Mourinho nel post gara. Allo stadio Zini arriva la prima, storica vittoria dei grigiorossi in questa stagione. Un successo che mancava in massima serie, per la squadra di Ballardini, dal 31 marzo 1996. Il tonfo in terra lombarda ridimensiona i progetti di Dybala e compagni, che si vedono scavalcare dalla Lazio al quarto posto e si trovano – da questa sera – fuori dalla zona Champions League. Una partita negativa anche per Josè Mourinho, espulso al primo minuto della ripresa per proteste reiterate nei riguardi del quarto uomo. L’allenatore portoghese non siederà in panchina, dunque, nel big match che attende la Roma domenica sera: all’Olimpico, arriverà la Juventus di Massimiliano Allegri. Ai microfoni di Dazn, lo Special One ha così commentato la sconfitta con la Cremonese: La scusa della stanchezza non esiste. Abbiamo giocato giovedì e oggi è martedì. Siamo stati sfortunati dato che con una palla e mezza abbiamo preso due gol. Colpa nostra per mancanza di intensità e voglia di entrare e chiudere subito la partita. Una squadra sembrava aver più voglia dell’altra anche se non è vero. Una giocava la partita della vita e l’altra no. Abbiamo pagato un prezzo troppo alto non meritavamo di perdere. Per la reazione del secondo tempo e la dinamica vista nella ripresa meritavamo il pari. Dopo il gol di Spinazzola pensavamo di vincere ma il rigore ha deciso la partita. Non meritavamo di vincere comunque.
Cremonese-Roma, è un Josè Mourinho decisamente contrariato quello che, ai microfoni di Dazn, commenta la sua espulsione: C'è gente che mi conosce da tanto. Sono emotivo, ma non pazzo. E per arrivare la reazione che ho avuto è perché qualcosa è successo. Bisogna sapere se posso fare qualcosa dal punto di vista legale. Piccinini ha dato il rosso a me, perché il Quarto Uomo gliel'ha detto. Ma il IV Uomo non ha l'onestà di dirgli anche cosa mi ha detto, come mi ha trattato, e che ha generato la mia reazione. Voglio capire se esiste l'audio di quello che lui mi ha detto". L'allenatore della Roma ha poi aggiunto: "Non voglio entrare nella cosa che lui è di Torino, la prossima giochiamo con la Juve e mi voleva fuori. Ma per la prima volta nella mia carriera ha parlato con me in modo ingiustificabile. Dopo la partita sono andato nello spogliatoio dell'arbitro, Piccinini era il IV Uomo in una partita in cui ho avuto il rosso, lui mi ha visto entrare e chiedere tante volte scuse all'arbitro per non aver parlato in modo rispettoso quella volta. Stavolta mi ha visto dire al IV Uomo dirgli di riferire cosa mi avesse detto. Ma lui ha un problema di memoria e lo ha dimenticato.