Archiviata l'India, in queste ore è avvenuto un incontro - definito proficuo - tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan ad Abu Dhabi. I due leader hanno firmato una dichiarazioni d'intenti sul "partenariato strategico" e un'altra sulla cooperazione nell'ambito della Cop28. Su quest'ultima, gli Emirati Arabi prenderanno la presidenza. Sul partenariato strategico, secondo fonti vicino alla delegazione italiana, serve a definire le linee d'azione in vista del prossimo futuro su cui si muoveranno i due paesi. L'intesa è stata poi firmata dal Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani e dall'omologo emiratino, lo sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan.
Il ministro Tajani insieme a Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell'Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati e Presidente designato della Cop28, nonché Direttore generale e Amministratore Delegato di Adnoc hanno firmato la dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell'ambito della Cop28. Inoltre, i due paesi hanno firmato un accordo tra Eni e Adnoc, che andrà a ricoprire diversi ruoli ambiti nel settore della transizione energetica. Quest'intesa è stata siglata da Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, e da Sultan Ahmed Al Jaber, ad di Adnoc.
All'incontro di Abu Dhabi, durante l'incontro tra il leader degli Emirati Arabi e l'inquilina di Palazzo Chigi, si è parlato anche di Libia e Tunisia. Questo, un dossier a cui Meloni tiene principalmente. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima di salire al palazzo presidenziale, ha parlato ai cronisti presenti auspicandosi una possibile collaborazione: "Vediamo se ci possono dare una mano sia per la Tunisia che per la Libia." Il titolare della Farnesina ha quindi chiosato in questa maniera:
Per Tajani c'è stata anche l'occasione di parlare di Descalzi, ultimamente al centro di alcune voci di maggioranza che poterebbero l'ad di Eni lontano da una riconferma: "Qui è molto ben visto. Una parte della maggioranza chiede discontinuità? Forza Italia è favorevole alla conferma, Berlusconi dà un giudizio molto positivo, si sono parlati più volte. Se devo dare un giudizio come ministro degli Esteri, lui (Descalzi, ndr) lavora molto bene. Il governo deciderà, ma per quanto mi riguarda non posso che dare un giudizio positivo. Descalzi ha fatto sempre bene gli interessi dell'Italia. Dossier nomine? Focus tra un mesetto."
Quindi, la chiosa sul ruolo dell'Italia nei Balcani: "Siamo molto contenti di come stanno andando le cose nei Balcani, l'Italia è tornata protagonista, non ci sono più solo Francia e Germania: andrò in Bosnia Erzegovina insieme al ministro austriaco per dare un segno di presenza. Poi vado in Israele. Cerchiamo di fare in modo che l'Italia non si autoflagelli, fuori c'è molta più considerazione di quella che abbiamo noi di noi stessi."