Chi può andare in pensione con opzione donna nel 2023? Che novità ci sono su Opzione donna 2023? L'INPS nella circolare n. 25/2023 ha spiegato i criteri operativi della pensione donna 2023, più conosciuta come Opzione donna. La presenza dei requisiti "soggettivi" bloccano quello che un tempo era l'accesso libero ad Opzione donna.
La stretta sulla misura varata dalla Manovra 2023 ha bloccato l'accesso libero alla pensione donna per l'anno in corso. Adesso i requisiti che determinano l'erogazione della pensione anticipata per la donna sono completamente diversi rispetto al passato.
Opzione donna, si ottiene quando si raggiunge l’età pensionabile, 60 anni e il requisito contributivo minimo di 35 anni.
Al momento, possono richiedere il pensionamento anticipato le donne lavoratrici che rientrano nella categoria di tutela di sostegno al reddito, quali:
L'Ente nazionale della previdenza sociale nella circolare n. 25/2023, ha reso operativi i requisiti indispensabili per la pensione anticipata Opzione donna. In particolare, vengono illustrati i punti salienti delle disposizioni normative in materia di pensione donna contenuti nella legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023).
La pensione di anticipata spetta a chi ha maturato i requisiti di età, di contribuzione, entro il 31 dicembre 2022. I requisiti non sono uguali per tutte le donne, ma cambiano in funzione delle condizioni, meglio descritti nel paragrafo successivo.
La pensione donna non ha più un accesso libero, ma vincolata ad una "condizione soggettiva", necessaria all'atto della presentazione della richiesta. In sostanza, non ci sarebbe nulla di nuovo se paragonata all'anticipo pensionistico Ape sociale. Ora, va da sé che la stretta sulla misura preclude l'accesso a tutte le lavoratrici, se non rientrano in una delle condizioni previste per i profili di tutela, tra cui:
La domanda di pensione Opzione donna può essere compilata in via telematica utilizzando il sito ufficiale INPS, presso gli
uffici dell’Ente nazionale di previdenza sociale o presso gli Enti di Patronato. Si ricorda, che la pensione anticipata si ottiene quando si raggiunge l’età pensionabile, 60 anni e il requisito contributivo minimo di 35 anni, perfezionati entro il 31 dicembre 2022.
Le genitrici ottengono uno sconto sul requisito anagrafico pari a un massimo di due anni, ovvero un anno per il primo figlio, mentre diventa di due anni dal secondo e terzogenito e così via.
Nel merito, va detto, che le lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende in crisi, la riduzione di due anni si applica a prescindere dalla presenza del carattere genitoriale. Dunque, possono presentare la domanda per la pensione anticipata le donne con 58 anni e 35 anni di contributi, se perfezionati entro la data ultima del 31 dicembre 2022.