15 Mar, 2023 - 13:53

Borse 15 marzo, nuovo allarme per Credit Suisse: il titolo crolla

Borse 15 marzo, nuovo allarme per Credit Suisse: il titolo crolla

Andamento Borse mercoledì 15 marzo, dopo la Silicon Valley Bank è allarme Credit Suisse.

Il maggior azionista dell'istituto bancario elvetico, la Saudi National Bank, ha dichiarato che non sosterrà la banca tramite aumento di capitale in caso di nuove richieste di liquidità, provocando un crollo atteso del 20% e oltre del titolo alla Borsa di Zurigo.

A metà giornata Piazza Affari a Milano sconta un pesantissimo -3,28%, affossata dai titoli bancari. In pesante rosso anche il Cac di Parigi (-3,14%) e il Dax di Francoforte (-2,57%). Si conferma dunque l'ottovolante dopo la seduta in rialzo di ieri, a sua volta rimbalzo del lunedì drammatico per i listini europei.

Borse 15 marzo, domani riunione Bce. Fed alla finestra

Bene le Borse americane, attese in crescita anche nella seduta odierna del 15 marzo, così come quelle asiatiche, che ieri avevano invece avuto un andamento negativo.

Hong Kong oggi guadagna +1,52%, il Nikkei di Tokyo vira intorno alla parità (+0,03%). Sul versante statunitense ieri il Nasdaq ha chiuso a +2,14%, "doppiando" il rialzo del Dow Jones (+1,07%).

L'attenzione si concentra comunque sulla reazione delle Banche centrali: domani la Bce si riunirà per certificare il rialzo di 50 punti base ai tassi d'interesse, mossa già annunciata nelle scorse settimane. Un pericolo che non dovrebbe invece correre la Federal Reserve, visto che il prossimo meeting (21-22 marzo) è ancora lontano e potrebbe portare a un ridimensionamento del rialzo a 25 punti di base. A fungere da contraltare a questo atteggiamento permissivo sarà la stretta sulle regole di controllo applicate alle banche di medio rango (come la Svb e la Signature), che oggi godono di benefici normativi rispetto ai colossi del settore.

Anche l'agenzia di rating americana Moody’s ha iscritto nella giornata di ieri First Republic Bank e altre cinque banche sotto osservazione, in vista di un declassamento. Wall Street sembra dunque viaggiare su acque apparentemente più tranquille, in virtù anche di un'inflazione statica al 6%, spinta dal calo dei prezzi dei beni energetici, dei servizi medici e delle auto usate.

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Mattia Polver
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